La Commissione europea interviene dopo i focolai di fine anno in quattro Stati Membri. Misure per proteggere l'Unione e rendere sicuri gli scambi.
Gli Stati membri si sono espressi, all'unanimità, in favore di una proposta della Commissione Europea che consolida le misure di protezione in quattro Paesi: Polonia, Slovacchia, Ungheria e Romania. Il 16 gennaio, gli Stati Membri hanno convenuto sull'esigenza di contrastare i focolai del virus ad alta patogenicità (HPAI) del sottotipo H5N8 segnalato per la prima volta in Polonia il 31 dicembre scorso.
Il virus- rende noto la DgSante- non mostra attualmente alcuna indicazione di danno alla salute umana ed è con tutta probabilità legati agli uccelli migratori selvatici che possono trasportarlo durante i loro movimenti stagionali. Ha causato un totale di 16 focolai di HPAI negli allevamenti di pollame, che colpiscono varie specie di avicoli (anatre, oche, tacchini, galline).
Le misure proposte dalla Commissione Europea hanno l'obiettivo di proteggere il resto dell'Unione Europea e i Paesi Terzi, garantendo il proseguimento degli scambi in sicurezza, senza compromettere lo stato sanitario dell'UE. Dal 7 gennaio scorso e fino al 31 marzo prossimo, la Polonia applicherà le misure provvisorie previste dalla Decisione 2020/10.
In data odierna, una circolare del Ministero della Salute ha disposto interventi di monitoraggio straordinario sul territorio nazionale per scongiurare l'introduzione del virus H5N8.
Mappa delle aree interessate
Highly pathogenic avian influenza (HPAI) outbreaks - Latest developments 2020
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