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EUROPARLAMENTO

Pesticidi e protezione delle api: tutto da rifare a Bruxelles

Pesticidi e protezione delle api: tutto da rifare a Bruxelles
Nuova bocciatura: in cinque anni Bruxelles non è riuscita a mettere d'accordo gli Stati Membri sulla protezione delle api dai pesticidi.


La plenaria dell'Europarlamento ha respinto la bozza di regolamento della Commissione Ue per l'adozione di criteri per la protezione delle api nel processo di autorizzazione dei pesticidi. Secondo la grande maggioranza degli eurodeputati, le disposizioni previste dall'Esecutivo Ue sono troppo deboli e condizionate dall'opposizione dei Paesi membri.

Le linee guida per la tutela delle api elaborate dall'Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) nel 2013 sono state sempre considerate troppo stringenti dagli Stati membri, che hanno bocciato tutte le proposte presentate dall'Esecutivo Ue da 5 anni a questa parte.

Il rigetto dell'Eurocamera impone di ricominciare da capo. "Non è una buona notizia per le api - ha twittato il commissario uscente Vytenis Andriukaitis - non stavamo abbassando l'attuale livello di protezione. Eravamo riusciti a ottenere l'approvazione di 19 Stati membri, ma ora siamo tornati al punto di partenza e questo è deplorevole".

L’esecutivo comunitario era chiamato ad aggiornare le metodologie di analisi dei rischi per la salute degli insetti ritenuti fondamentali per l’ecosistema e il settore primario. Come sempre in questi casi era stato richiesto il parere scientifico, e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) aveva raccomandato di tener conto non solo degli “effetti acuti”, vale a dire quelli di breve durata, ma pure degli “effetti cronici”, ossia la valutazione dell’inquinamento di lungo termine.

In sede di comitato tecnico, però, i rappresentanti degli Stati membri non hanno raggiunto una maggioranza qualificata per far passare la proposta. Non essendoci stato un chiaro pronunciamento a sostegno dell’introduzione del criterio degli “effetti cronici”, la Commissione non se l’è sentita di forzare la mano e ha messo sul tavolo una proposta di compromesso considerata dai parlamentari troppo al ribasso. Sparisce la valutazione delle conseguenze a lungo termine, per una normativa che viene considerata insufficiente.

A grande maggioranza (533 sì, 67 no, 100 astensioni) è passata dunque a Strasburgo la risoluzione che “si oppone all’adozione della proposta di regolamento della Commissione” e che esorta l’esecutivo comunitario a “ritirare la proposta di regolamento e presentarne una nuova”.(fonte: euronews)