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BENESSERE ANIMALE

Trasporto animali, ENVI: rafforzare le misure nei punti di uscita UE

Trasporto animali, ENVI: rafforzare le misure nei punti di uscita UE
Ritardi alle frontiere, viaggi troppo lunghi e misure da rafforzare nei punti di uscita dall'Unione. L'Europarlamento prepara la relazione sul regolamento 1/2005.

Saranno discussi giovedì a Strasburgo gli emendamenti presentati dalla Commissione ENVI (Ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare) alla relazione sull'attuazione del regolamento (CE) n. 1/2005. Le valutazioni degli eurodeputati sono severe - soprattutto nelle proposte emendative depositate a novembre dalla Commissione ENVI-  rispetto al testo, relativamente più morbido, presentato dalla relatrice Karin Kadenbach.

Sarà la Commissione di merito, la AGRI (Agricoltura) a trarre in settimana  le conclusioni su come viene assicurata dall'Unione Europea e dagli Stati Membri la protezione degli animali trasportati vivi, "a milioni ogni anno", per la macellazione o per l'allevamento. 

Aumenta l'export, controlli ai punti di uscita UE- La Commissione ENVI evidenzia che le esportazioni verso i Paesi extra-UE sono "in  aumento perchè l'industria  dell'allevamento è alla ricerca di nuovi mercati" e che "andrebbero limitati -nella misura del possibile-  lunghi tempi di trasporto degli animali, ivi compresi quelli da macello".
E' infatti "inaccettabile - secondo la Commissione ENVI- che, in violazione del regolamento, persistano ancora problemi gravi durante il trasporto di animali all'interno e all'esterno dell'UE". La Commissione ENVI "invita i veterinari ufficiali presso i punti di uscita dell'UE a verificare che tutti gli animali siano idonei a proseguire il viaggio oltre i confini dell'UE".

Fra le proposte emendative c'è anche la richiesta che "le autorità competenti degli Stati membri assicurino la presenza di veterinari ufficiali nei punti di uscita dal territorio dell'Unione con il compito di verificare che nei veicoli adibiti al trasporto di animali vi siano compartimenti con spazio sufficiente per evitare situazioni di sovraffollamento, vi siano lettiere, mangimi e acqua in quantità congrue alle specie e al numero di animali trasportati, che i sistemi di ventilazione e di abbeveraggio degli animali funzionino adeguatamente".

Azioni rinviate- I deputati della ENVI si rammaricano che  "alcune azioni pianificate dalla Commissione siano state state posticipate anche di cinque anni, come gli orientamenti dell'UE sulla protezione degli animali durante il trasporto", una carenza rilevata anche dalla Corte dei Conti Europea nella sua recente relazione.

La questione dei ritardi alle frontiere- La Commissione ENVI parla di "notevoli ritardi alle frontiere, che per gli animali vivi trasportati comportano stress, sofferenza e angoscia che dovrebbero essere evitati"; si chiede pertanto alle autorità competenti "di non approvare i giornali di viaggio nelle esportazioni verso la Turchia finché dal lato turco della frontiera non saranno costruite strutture dove, in caso di ritardi, gli animali possono essere scaricati e gli possa essere fornito cibo, acqua, riposo e cure veterinarie".
Per migliorare la situazione degli animali a causa dei ritardi alle frontiere, la Commissione chiede di istituire  aree di scarico e rifocillamento degli animali, con acqua e cibo e istituendo controlli veterinari sistematici; i viaggi possono infatti  durare fino a 14 giorni in condizioni anguste, a bordo di autocarri o navi senza cibo e acqua sufficienti e senza l'assistenza veterinaria adeguata.

Viaggi via mare, veterinari a bordo navi - Fra le proposte della Commissione ENVI c'è anche quella di "rendere obbligatoria la presenza di veterinari a bordo delle navi adibite al trasporto di bestiame via mare, segnalare e tenere il conto del numero di animali morti durante i viaggi via mare e predisporre piani d'emergenza per affrontare quelle situazioni in mare che possono influire negativamente sul benessere degli animali trasportati".

La facoltà di richiedere un veterinario- Il Regolamento dà agli Stati membri "ampi poteri di attuazione che includono la possibilità di esigere che il trasportatore interessato stabilisca sistemi per evitare il ripetersi della violazione e di sottoporre il trasportatore a controlli aggiuntivi, ad esempio richiedendo la presenza di un veterinario durante il carico degli animali". La Commissione ENVI " esprime preoccupazione per il fatto che molti Stati membri non esercitino tale potere in modo adeguato" e invita gli Stati membri ad avvalersi in modo efficace dei poteri che il Regolamento concede loro per prevenire il ripetersi di violazioni.


PROGETTO DI PARERE
EMENDAMENTI
Relazione sull'attuazione del regolamento (CE) n. 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto all'interno e all'esterno dell'Unione europea