• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31269
MOVIMENTI DI ANIMALI

Brexit, si fa strada l'ipotesi di un'area veterinaria comune

Brexit, si fa strada l'ipotesi di un'area veterinaria comune
Una task force "Brexit and Animals" sul modello dei rapporti Svizzera-UE per affrontare la questione dei movimenti transfrontalieri degli animali.

La proposta è stata pubblicamente appoggiata da  Michel Barnier, il capo negoziatore dell'UE per la Brexit, che in queste ore sta avendo colloqui istituzionali in Italia.
La task force "Brexit and animals" si basa sulla creazione di un'area veterinaria comune, sul modello di quella in essere tra la Svizzera e l'Unione europea, che comporta l'equivalenza tra le norme veterinarie, " al fine di ridurre il numero di controlli veterinari alla frontiera" fra un Paese Terzo, quale l'UK si avvia a diventare e il resto dell'Unione.

L'obiettivo è di continuare a tutelare il  benessere degli animali vivi che attraversano la frontiera, circostanza che potrebbe non essere più garantita in assenza di una infrastruttura adeguata. Un punto, quello della circolazione/movimentazione animale, molto avvertito dai Veterinari del Regno Unito, evidenziato dalla BVA tra i principi da preservare nei negoziati sulla Brexit.

Anche il Royal College ha preso posizione, evidenziando  conseguenze sulla libera circolazione dei pet. Senza un accordo specifico, i proprietari britannici in viaggio verso la UE potrebbero arrivare a sopportare costi elevati per i certificati sanitari dei loro animali da compagnia, fino a 60 sterline solo per l'antirabbica.

La separazione dalla UE “non ha un valore aggiunto, è un negoziato ‘lose-lose’ in cui perdono tutti"- ha ammesso Barnier, che si dice "personalmente molto triste per questa decisione del Regno Unito". E tuttavia "è una decisione democratica, e adesso bisogna attuarla”. Barnier ha dichiarato che l'Unione Europea "continuerà a lavorare con il Regno Unito e non contro il Regno Unito per costruire il futuro partenariato".

Barnier, foto ANSA