• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31280
SANITA' GLOBALE

Prp e carnivori selvatici, Fugatti: sostegno scientifico italiano

Prp e carnivori selvatici, Fugatti: sostegno scientifico italiano
Peste dei piccoli ruminanti, ma anche il ruolo dei canivori selvatici alla Conferenza globale organizzata a Bruxelles da FAO e OIE.


Alla Conferenza Partnering and investing for a Ppr-free World”,  promossa dalla Fao e dall’Oie (l’Organizzazione Mondiale della Salute animale) è stato analizzato lo scenario globale della Peste dei piccoli ruminanti (Ppr) in relazione agli impegni assunti con il Programma globale di eradicazione 2017-2021.

Obiettivo eradicazione entro il 2030- L'80% degli ovicaprini del mondo rischia di essere colpita dalla Ppr, una malattia che ha impatti devastanti sulle comunità rurali basate sulla pastorizia, contribuendo nei Paesi meno sviluppati ad aggravare situazioni di povertà, malnutrizione e instabilità sociale (Africa, Medioriente, Asia).
La comunità internazionale ha ribadito la volontà politica di proseguire le iniziative di eradicazione. L'obiettivo è quello di eliminare un virus, che uccide milioni di pecore e capre ogni anno, proteggendo così i mezzi di sostentamento di centinaia di milioni di famiglie rurali povere.

"L’Italia è pronta a fornire il suo contributo scientifico” –Il Sottosegretario di Stato Maurizio Fugatti ha offerto il sostegno dell’Italia a sconfiggere la Ppr. “Eradicare la malattia è un passo avanti determinante per migliorare la sicurezza alimentare e quindi rimuovere una delle cause principali delle migrazioni forzate dai Paesi meno sviluppati"-  ha ricordato il Sottosegretario.
Con il Sottosegretario, sono intervenuti il Direttore Generale della Sanità animale e farmaci veterinari, dottor Silvio Borrello, e Ghebremedhin Ghebreigzabier (Settore Salute della Rappresentanza permanente d’Italia a Bruxelles).

Carnivori selvatici- La missione a Bruxelles è stata anche l’occasione per approfondire diversi temi di sanità pubblica veterinaria con la Direttrice Generale dell’Oie, Monique Eloit, e con il Direttore dei servizi veterinari della Dg Sante della Commissione europea, Bernard Van Goethem. In particolare, sono state affrontate le problematiche della peste suina africana e dell’impatto sulla salute animale della convivenza con i grandi carnivori selvatici, come il lupo e l’orso.

Peste suina africana, rabbia, echinococcosi, trichinellosi, leptospirosi, rogna sarcoptica e cimurro sono solo alcune delle patologie per le quali si riconosce un ruolo epidemiologico ai carnivori selvatici. La contiguità tra aree silvestri ed aree antropizzate ha consentito agli animali selvatici di avvicinarsi ai centri abitati e di trovare habitat favorevoli a stretto contatto con gli insediamenti umani e gli animali domestici. Oltre al rischio per la salute umana e animale, occorre considerare anche i rischi per l’incolumità pubblica e il danno economico provocato delle predazioni. È quindi urgente trovare soluzioni e metodi, basati su evidenze scientifiche, per rendere compatibili le esigenze di conservazione della fauna selvatica con la tutela dei cittadini e delle produzioni zootecniche.

Conferenza a Roma a dicembre- L’Italia intende farsi capofila di questo problema, che coinvolge diversi Stati membri, organizzando una Conferenza internazionale a Roma nel mese di dicembre, con la partecipazione dei capi dei servizi veterinari e delle autorità responsabili della protezione dell’ambiente. Grande sintonia su questo argomento si è registrata anche negli incontri bilaterali con i Capi dei Servizi Veterinari di Austria, Bulgaria, Slovacchia e con la delegazione francese.

Foto:agenziagiornalisticaopinione.it