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BIOCIDI

Salvaguardia dell'uso in campo sanitario della formalina

Salvaguardia dell'uso in campo sanitario della formalina
Un rapporto dell' Agenzia Chimica Europea sulla formalina (formaldeide) potrebbe davvero portare alla sua messa al bando?

La sostanza, dal 1 gennaio del 2016, è stata classificata come 'cancerogeno di categoria 1B', rientrando nel gruppo delle sostanze soggette a restrizioni d'impiego. Sulla base del recente parere dell'ECHA, la Commissione Europea potrebbe valutare l'introduzione di restrizioni di tipo 'settoriale' o 'parziale', salvaguardandone quindi l'uso in alcuni campi della sanità e della medicina.

Infatti, in alcuni ambiti, come in quello della conservazione dei campioni biologici (cellule o tessuti prelevati dai pazienti) la ricerca non ha fornito valide alternative alla formalina.
La sostanza ha inoltre un vasto utilizzo come biocida, e in quanto tale è disciplinata dal regolamento 528/2012 che definisce i biocidi "necessari per combattere gli organismi nocivi per la salute umana o animale e gli organismi che danneggiano i materiali naturali o fabbricati".

La formalina è ampiamente usata anche in campo medico veterinario, zootecnico, farmaceutico e alimentare (coadiuvante tecnologico). Sulla cancerogenicità della formaldeide, poi, la stessa ECHA riporta l'assenza di evidenze unanimi: ne sono emerse nella ricerca condotta sugli animali, ma non sulle persone.

Per salvaguardarne l'uso in campo medico si sono già mossi sia l'Unione europea dei medici specialisti (UEMS ) che il CPME (Comitato permanente dei medici europei), che hanno chiesto alla Commissione Europea “esenzioni speciali per l'utilizzo di formalina nei sistemi sanitari europei”. Si chiedono eccezioni per categorie di uso e di utilizzatore, individuando esenzioni per gli 'utilizzatori professionali' rispetto al consumatore comune.
Si tratterebbe anche di dare una definizione al concetto di 'utilizzatore professionale' , colui che in base alle finalità d'uso, dispone anche delle competenze necessarie per poterlo utilizzare, nel rispetto di restrizioni (es. limiti nella concentrazione) e precauzioni (es. dispositivi di protezione individuale) dettagliate dall'etichetta del prodotto. La classificazione adottata dal 1 gennaio del'anno scorso comporta la necessità di considerare il rischio cancerogeno ai fini della gestione della salute e sicurezza e comporta l’applicabilità, per le lavorazioni che implicano l’utilizzo della formaldeide, del D.Lgs 81/08, Titolo IX, Capo II (Protezione da agenti cancerogeni e mutageni)”.

Sulla base del Regolamento 528/2012, le autorità del Regno Unito hanno invitato i produttori a rinnovare la domanda di autorizzazione entro il 28 settembre 2017: in assenza di domande, i prodotti contenenti formalina non saranno più disponibili sul mercato del Regno Unito e dal 1 aprile del 2018 ne sarà vietato l'uso.

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Formaldeide, sì condizionato all'uso in allevamento