La Commissione Europea effettua un monitoraggio continuo dell'evoluzione della febbre catarrale degli ovini nell'Unione. Alla data odierna, le pagine web dedicate all'evoluzione dell'epidemiologia e delle misure di contrasto della febbre catarrale degli ovini, forniscono il quadro geografico dei sierotipi circolanti e delle zone di restrizione definite dagli Stati Membri.
E' la direttiva 2000/75/CE a stabilire le norme di controllo e le misure di lotta contro la febbre catarrale degli ovini nella Comunità- compresa l'istituzione di zone di protezione e di sorveglianza e il divieto di animali appartenenti alle specie sensibili da tali zone- ed eventuali deroghe. La delimitazione delle zone di protezione e di sorveglianza deve tenere conto di fattori geografici, amministrativi, ecologici ed epizoo-ziologici secondo requisiti minimi armonizzati di monitoraggio e la sorveglianza nella Comunità. Allo scopo, il Regolamento (CE) n 1266/2007 sancisce che gli Stati membri tengano aggiornato un elenco delle zone soggette a restrizioni sul loro territorio e lo mettano a disposizione degli altri Stati membri e al pubblico. Per lo stesso Regolamento, la Commissione pubblica, a scopo informativo, sul prprio sito web l'elenco aggiornato delle zone soggette a restrizione:
La mappa nazionale- L'ultimo aggiornamento del Ministero della Salute è del 29 settembre e riguarda il rilevamento di una positività in PCR per BTV4 nella provincia di Messina. Di conseguenza è stata moridicata la mappa delle zone soggette a restrizione nel territorio italiano. NUOVO_ALLEGATO_A_MESSINA_BTV.pdf513.03 KB