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SANITA ANIMALE

Test per la paratubercolosi, Svezia deferita alla Corte UE

Test per la paratubercolosi, Svezia deferita alla Corte UE
La Commissione Europea ha deferito la Svezia alla Corte di Giustizia per errata attuazione della Direttiva 432/64.
La Svezia, anzichè attenersi alle disposizioni comunitarie ha continuato a sottoporre al test per la paratubercolosi i bovini importati dagli altri Stati Membri. La decisione è stata resa pubblica con un comunicato ufficiale della Commissione.

Le norme per gli scambi intracomunitari degli animali da allevamento, da produzione o da macello delle specie bovina e suina  sono armonizzate secondo le previsioni della Direttiva 432/64 - che non richiede nessun requisito sanitario riguardo alla paratubercolosi. Secondo la Commissione, il test obbligatorio scoraggia gli allevatori svedesi dall'introduzione di bovini da altri Stati Membri Europei, i quali  rispondono tutti alle medesime restrizioni quali-quantitative. In base all'articolo 36 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea, il comportamento della Svezia non trova dunque giustificazioni.

La paratubercolosi non è nemmeno fra le malattie animali per le quali l'OIE abbia previsto degli standard da seguire nei commerci internazionali. Analogamente, nell'Unione Europea non è richiesta nessuna garanzia sanitaria supplementare e ciò anche in ragione della mancanza di test diagnostici accurati.

Pertanto la Svezia, malgrado i ripetuti richiami della Commissione Europea, non ha rispettato la legislazione europea e dunque è stata deferita alla Corte di Giustizia.