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2025-2029

Expertise veterinaria nel nuovo Piano pandemico

Expertise veterinaria nel nuovo Piano pandemico
Il nuovo Piano pandemico incorpora strutture di governance e modelli di prevenzione e di valutazione del rischio attinti dal patrimonio di esperienza gestionale della Veterinaria.

Il nuovo Piano strategico operativo di preparazione e risposta ad una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico 2025-2029 "rappresenta un cambio di paradigma chiaro rispetto al passato". L'ha detto il Ministro della Salute Orazio Schillaci, illustrando il Piano al question time della Camera.
Il Piano - ha affermato il Ministro- stabilisce "una precisa scala di ruoli e responsabilità di tutte le istituzioni, con una catena di comando chiara ed efficace in caso di emergenza".

La governance del Piano (qui una bozza in anteprima) include tutte le articolazioni istituzionali centrali che fanno capo al Ministero della Salute e quelle territoriali in capo alle Regioni e alle Province Autonome. Tra gli strumenti operativi è prevista la creazione di tre Reti
Rete di preparedness (elabora un parere per il Ministro della salute sull’eventuale passaggio alle fasi di allerta o risposta)
Rete MiRiK (MIcrobiologic pandemic RIsK Assessment) con il compito di fare una valutazione del rischio per gli aspetti microbiologici
Rete Dispatch (epiDemic Intelligence, Scenari Pandemici, vAluTazione risCHio)

Rete nazionale MiRiK dei laboratori pubblici umani e veterinari-  Il Gruppo di esperti per la definizione del funzionamento della rete nazionale dei laboratori pubblici umani e
veterinari
sarà aggiornato in "Rete MiRiK" per la valutazione microbiologica del rischio pandemico. Il Piano pandemico prevede infatti la creazione di una “Rete per la valutazione microbiologica del rischio pandemico”. La Rete (denominata MiRiK) avrà "un ruolo fondamentale nella valutazione del rischio per quanto concerne gli aspetti microbiologici in relazione a segnali di allerta a livello nazionale e internazionale relativamente a patogeni a trasmissione respiratoria e potenziale pandemico".

Esperti di virologia umana e veterinaria- La valutazione del  potenziale di trasmissione interumana di patogeni respiratori emergenti a potenziale pandemico chiama in causa esperti di virologia umana e veterinaria. Tale valutazione, effettuata su attivazione da parte del Ministero della salute (Direttore generale della prevenzione sanitaria e/o Direttore generale della sanità animale e dei farmaci veterinari), culmina nella determinazione di un livello di rischio di diffusione pandemica di un particolare evento ed è uno dei fattori che possono determinare il passaggio tra le fasi operative (D. Fasi operative, segnali e valutazione del rischio). Le informazioni prodotte potranno contribuire alla realizzazione/aggiornamento del piano di contingenza patogeno-specifico relativo all’evento stesso.
Il Gruppo fornisce, quindi, al Ministero della Salute il supporto tecnico-scientifico per orientare la sorveglianza sul territorio nazionale”. Le valutazioni del rischio saranno corredate, dove ritenuto opportuno, da indicazioni per la rete di laboratori pubblici umani e veterinari in merito alle procedure da adottare per fronteggiare minacce emergenti.

Rilevazione da sorveglianza veterinaria nazionale di cluster in ambito veterinario causato da patogeni respiratori a potenziale pandemico - La comparsa o evoluzione di cluster in ambito veterinario causati da patogeni respiratori a potenziale pandemico a livello nazionale è una situazione che richiede una valutazione del rischio di spillover da parte della Rete MiRiK. Qualora il rischio di spillover risultasse moderato-alto sarebbe opportuna una ulteriore valutazione relativamente al rischio di efficace trasmissione interumana e agli scenari di diffusione e di
impatto sulla salute umana e sui servizi sanitari da parte della Rete Dispatch. Le informazioni e le valutazioni  progressivamente disponibili saranno condivise con la Rete italiana di preparedness pandemica per  permettere l’aggiornamento dei pareri al Ministro della salute sull’eventuale passaggio alla fase di allerta del Piano nonché pareri sulle azioni da intraprendere.
Eventuali aggiornamenti relativi all’identificazione di infezioni umane dal patogeno causa dell’epidemia veterinaria in oggetto richiederanno una valutazione del rischio di efficace trasmissione interumana da condividere tempestivamente con la Rete di italiana di preparedness pandemica.
Eventuali aggiornamenti relativi all’identificazione di infezioni umane dal patogeno causa dell’epidemia veterinaria in oggetto richiederanno una valutazione del rischio di efficace trasmissione interumana da condividere tempestivamente con la Rete di italiana di preparedness pandemica. 

Lista dei patogeni a potenziale pandemico- Fra i compiti della Rete MiRiK figura l'aggiornamento della lista dei patogeni a potenziale pandemico, con cadenza biennale, e definisce, in collaborazione con AIFA, una lista delle Contromisure Mediche (CMM) patogeno-specifiche disponibili. Per i primi due anni di implementazione del Piano, si farà riferimento alla lista di patogeni fornita dal Piano stesso. (Tabella 1 Allegato n. 5)

RespiVirNet- Il Piano richiede la diponibilità di una una rete di laboratori per la sorveglianza nell’uomo e in ambito veterinario su tutto il territorio nazionale per un rapido scambio di dati. 
Necessario, inoltre, garantire un aggiornamento continuo delle competenze e delle metodologie necessarie per la sorveglianza virologica dei laboratori della Rete umana e veterinaria.

L’Unità Centrale di Crisi (UCC)- E' una delle strutture di governance del Piano. L'Unità fa parte del Centro nazionale di lotta ed emergenza contro malattie animali ed è presieduta dal Chief Veterinay Officer (CVO - Capo Servizi Veterinari). La composizione dell’UCC può essere integrata di volta in volta, su indicazione del Presidente, con rappresentanti istituzionali, esponenti di
categoria o con esperti del mondo scientifico e accademico nel caso vengano adottate misure di controllo supplementari rispetto a quelle già previste dal Regolamento 2020/429 e suoi regolamenti delegati.  L’UCC è convocata dal CVO direttamente o su richiesta motivata del responsabile dei servizi veterinari regionali della Regione o della PA il cui assessore alla salute è il coordinatore della Commissione salute della Conferenza delle Regioni e Province autonome.
La UCC definisce in particolare misure di intervento di carattere veterinario ma essere integrata, su indicazioni del presidente, con rappresentanti Istituzionali che possono essere individuati tra i Dirigenti e funzionari di altre Direzioni generali del Ministero della salute.

Aviaria HPAI, unica malattia A, che pone un rischio pandemico- In questi anni la UCC è stata convocata a seguito della conferma di focolai di malattie del gruppo A che sono classificate ai sensi dell’articolo 9 comma 1 lettera a) del regolamento 2020/429 come malattie normalmente non presenti sul territorio nazionale che devono essere rapidamente eradicate (Es. Influenza aviaria, Peste Suina Africana e Classica, Afta epizootica etc). Solo l’influenza aviaria ad alta patogenicità ha, al momento, un rischio pandemico. Le riunioni vengono indette con una frequenza che dipende
dall’andamento della situazione epidemiologica e dall’efficacia delle misure intraprese.

Epidemic intelligence- Il contributo della veterinaria nell'indentificazione precoce delle emergenze (epidemic intelligence) è offerto dai sistemi di sorveglianza dell’influenza aviaria, gia attivi e in grado di rilevare virus dell'influenza aviaria ad alta e bassa patogenicità circolanti nella popolazione avicola. Considerando il livello internazionale e quello nazionale i segnali di potenziale allerta possono comprendere la comparsa o l' evoluzione di cluster in ambito veterinario causati da patogeni respiratori a potenziale pandemico sul territorio nazionale.
Nel considerare una potenziale allerta va analizzato, tra gli altri, il  rischio di spillover e di efficace trasmissione interumana, nel caso di comparsa o evoluzione di cluster in ambito veterinario causati da patogeni respiratori a potenziale pandemico sul territorio nazionale.