I dati di EFSA evidenziano un decremento nel numero di notifiche di allevamenti risultati positivi.
Nel quadro dell'impegno a diffondere relazioni periodiche sullo stato di diffusione del virus di Schmallenberg (che colpisce bovini, ovini e caprini), l'EFSA ha reso pubbliche le sue ultime rilevazioni.
Dopo il picco di fine febbraio-inizio marzo 2012, la più recente analisi epidemiologica sul virus di Schmallenberg svolta dall'Agenzia Europea per la sicurezza alimentare riporta valori di segno "meno". Ma il rapporto invita alla prudenza.
Al momento, otto Stati membri (Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito) hanno confermato casi di "Schmallenberg" virus (SBV) (Simbu serogroup, Bunyaviridae family, genus Orthobunyavirus). Tutti gli Stati membri interessati hanno segnalato il numero di allevamenti confermati; Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Spagna e Regno Unito, hanno anche riportato il numero di allevamenti sospetti.
In Europa, il totale di allevamenti, con casi confermati, al 16 aprile 2012 è di 3444. Nel 2012, non si sono registrati casi acuti in animali adulti per l'anno 2012.
I dati mostrano una diminuzione del numero di segnalazioni di SBV confermati, dopo un picco nella settimana 9 (febbraio 27 - marzo, 4) del 2012. La diminuzione è chiaramente osservata negli ovini, mentre nei bovini non vi è una netta diminuzione. I dati disponibili consentono quindi solo una valutazione d'impatto. EFSA invita ad interpretare i dati con cautela.
+++ Le pubblicazioni riprenderanno con regolarità dopo la pausa estiva +++
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