CCNL professionisti, da ottobre scattano gli aumenti

Da questo mese, i dipendenti delle attività professionali assunti con il Contratto Collettivo Nazionale di Confprofessioni avranno gli aumenti

Crescono da questo mese le retribuzioni dei dipendenti dei liberi professionisti. Da ottobre, infatti, decorre la seconda tranche dell'incremento retributivo previsto dall'Accordo di rinnovo del 16 febbraio 2024. L'adeguamento del cedolino paga coinvolge tutti i lavoratori inquadrati con il CCNL 2024, il Contratto di comparto siglato da Confprofessioni come parte sociale datoriale delle libere professioni.

Sono coinvolti dall'aumento retributivo i dipendenti impiegati in una delle aree professionali disciplinate dal contratto:  area economico-amministrativa (consulenti del lavoro, dottori commercialisti ed esperti contabili, revisori contabili);  area professionale giuridica (avvocati, notai);  area professionale tecnica (ingegneri, architetti, geometri, periti industriali, geologi, agronomi e forestali, periti agrari, agrotecnici); area professionale medico-sanitaria e odontoiatrica (medici specialisti, medici dentisti, odontoiatri, medici veterinari, tecnici veterinari e psicologici, studi infermieristici, operatori sanitari); altre attività professionali intellettuali (attività non rientranti nelle precedenti, con o senza Albo professionale).

Nuovi minimi tabellari - Il nuovo CCNL fissa dei nuovi minimi tabellari da applicare a partire dal cedolino paga del mese di ottobre. Il trattamento economico previsto dal CCNL 2024 prevede un adeguamento delle retribuzioni, a seconda dei livelli contrattuali. Le tabelle sono pubblicate da Confprofessioni sul sito del CCNL.

Non solo aumenti tabellari- Alla firma del rinnovo, il presidente di Confprofessioni Gaetano Stella ha spiegato che l’aumento retributivo ha tenuto conto delle dinamiche inflattive e dei cambiamenti in atto nel mercato del lavoro che impattano sugli studi professionali. Una particolare attenzione è stata posta sul welfare che è stato ulteriormente rafforzato e che da sempre caratterizza la storia contrattuale degli studi professionali».

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