Al Tavolo delle Professioni, Confprofessioni ha chiesto di ripartire dalla tutele. L’obiettivo è di riaprire il cantiere del Jobs act degli autonomi.
Il Ministro del Lavoro Marina Calderone ha incontrato, ieri, i rappresentanti sindacali e ordinistici delle professioni. Attorno al Tavolo - riunito per la prima volta dalla legge istitutiva del 2017- i professionisti hanno chiesto di restituire priorità a istanze "rimaste nel cassetto da cinque anni". Lo riferisce una nota di Confprofessioni che mette l'accento su welfare, sportelli del lavoro autonomo, formazione e ammortizzatori sociali. "E' arrivato il momento di ripartire dalle tutele di professionisti e lavoratori autonomi" ha dichiarato il Presidente Gaetano Stella.
Secondo il Presidente Stella "il punto di partenza per rilanciare la competitività del settore professionale è la digitalizzazione". Nel PNRR "vengono destinate ingenti risorse per le imprese e per la Pubblica Amministrazione, ma nulla per le libere professioni". In una prospettiva di revisione del Piano-secondo Stella - sarebbe opportuno prevedere un apposito capitolo per la digitalizzazione delle professioni.
Al tempo stesso, la revisione dovrebbe "favorire i processi aggregativi ed eliminare le barriere normative che dividono imprese e professionisti», ha concluso Stella.
Confprofessioni ha auspicato un rapido iter per il disegno di legge sull’equo compenso e concordato sulla necessità di eliminare la doppia imposizione in capo alle casse di previdenza professionali.
L’incontro ha visto la partecipazione delle casse di previdenza e degli ordini professionali. Al termine, il ministro Calderone "ha dichiarato la sua piena disponibilità ad affrontare i temi emersi durante l’incontro"- rifersce Confprofessioni. Il Tavolo sarà nuovamente convocato dopo l’approvazione della legge di bilancio. Jobs Act, Calderone convoca tutti i professionisti