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ITALIA E SPAGNA

Politiche coordinate a sostegno dei liberi professionisti

Politiche coordinate a sostegno dei liberi professionisti
Nella nota congiunta inviata al Governo, i presidenti Stella e Ortega auspicano la cooperazione di Italia, Spagna e Ue in favore del settore libero professionale.

Gaetano Stella e Victoria Ortega hanno inviato una nota congiunta al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, firmandola nei rispettivi ruoli di presidenti delle organizzazioni interprofessionali italiana e spagnola, Confprofessioni e Union Profesiónal, nonché quali, rispettivamente, presidente e primo vicepresidente del Ceplis (Consiglio Europeo delle Libere Professioni),

Nella lettera, anticipata alla presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, Stella e Ortega richiamano l’attenzione del presidente Conte sui gravi problemi che la pandemia di Covid-19 sta sollevando per le categorie professionali, in particolare a causa delle pesanti ripercussioni sociali ed economiche che accomunano l’Italia e la Spagna quali paesi europei maggiormente colpiti dalla diffusione del virus.

I due presidenti sottolineano la necessità di politiche coordinate per il sostegno, il recupero e la crescita del settore libero professionale nel lungo periodo. “Lo sviluppo positivo di questa crisi dipende dal comportamento dei professionisti – si legge nella nota. È di cruciale importanza contare su di loro al fine di ridurre l’impatto sociale ed economico del Covid-19, così come per stimolare una veloce ripresa economica, entrambi aspetti strategici secondo le parole delle Nazioni Unite”.

A questo scopo, l’Italia e la Spagna invitano i rispettivi Governi a mettere in atto misure economiche “reali, concrete e proporzionate”, finanziamenti pubblici e privati e fondi ad hoc, promuovere il dialogo con i rappresentanti dei professionisti e intraprendere campagne di sensibilizzazione per il riconoscimento del ruolo dei professionisti da parte dei cittadini, in ragione del loro essenziale ruolo nella gestione di questa crisi e della loro importanza nella gestione della ripresa economica.


Tuttavia i Governi nazionali "non possono raggiungere questi obiettivi senza una coordinata responsabilità politica dell’Ue", che “deve riformulare la propria agenda in modo coerente con l’emergenza”. Pertanto, Confprofessioni, Union Profesiónal e Ceplis, invitando gli Stati membri e l’Unione europea alla cooperazione, indicano un primo elenco di azioni da intraprendere: supportare finanziariamente la ricostruzione delle economie dei singoli Stati attraverso un intervento europeo nel trattamento dei debiti pubblici sovrani; destinare i Fondi strutturali e di investimento europei e il Fondo europeo di sviluppo regionale (2014-2020) anche ai liberi professionisti, al fine di soddisfarne le nuove esigenze derivanti dalla crisi; riservare, infine, al settore libero professionale un accesso al credito semplificato e non oneroso attraverso le risorse mobilitate dalla Banca europea per gli investimenti, come già previsto per le piccole e medie imprese. (fonte)