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CCNL DIPENDENTI

Sostegno al reddito per 1mln addetti studi professionali

Sostegno al reddito per 1mln addetti studi professionali
Cambiano le prospettive per oltre un milione di dipendenti di piccoli studi professionali finora esclusi da un sistema di ammortizzatori sociali a regime. In virtù di un accordo siglato tra le federazioni di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Uiltucs Uil e Confprofessioni, le lavoratrici ed i lavoratori degli studi professionali, società ed aziende collegate con meno di 15 dipendenti (oltre il 95% delle 500.000 strutture in essere) potranno infatti beneficiare di una serie di interventi di sostegno al reddito attraverso l'utilizzo delle risorse accantonate dal sistema della bilateralità di settore composto dai tre organismi paritetici Fondoprofessioni, Cadiprof ed Ebipro.

In particolare le parti hanno convenuto, si legge in una nota della Fisascat, "di avviare per il triennio 2013 -2015 un sistema sperimentale di prestazioni integrative al reddito per i casi di sospensione dell'attività lavorativa, di crisi aziendale, di integrazione per i lavoratori che già percepiscono prestazioni di cassa integrazione in deroga (ai quali verrà verrà erogato un intervento integrativo del 20% dell'indennità Aspi) e per quelli ai quali si applicano i contratti di solidarietà difensivi (ai quali verrà erogato un anticipo del contributo ministeriale pari al 50% della retribuzione lorda persa)".

I lavoratori potranno inoltre accedere ai percorsi di riqualificazione del fondo interprofessionale Fondoprofessioni, beneficiare della continuità della copertura sanitaria e sociale erogata dalla cassa sanitaria del settore Cadiprof e degli interventi di politiche attive del lavoro definiti da Ebipro. E' espressamente previsto che le prestazioni saranno erogate alle strutture che applicano integralmente il contratto nazionale degli studi professionali rinnovato nel 2011 e in regola con i versamenti alla bilateralità da almeno 18 mesi.

"Per la prima volta nel nostro Paese la sensibilità delle parti ha consentito di tutelare più di un milione di lavoratrici e lavoratori finora esclusi dagli interventi strutturali di sostegno al reddito", ha dichiarato Mario Piovesan della segreteria sindacale Fisascat.

Ed è il segretario generale della categoria, Pierangelo Raineri, a rimarcare il ruolo del welfare contrattuale. "Viene ufficialmente riconosciuto da tutti il valore della bilateralità nel suo complesso in un settore altamente polverizzato e ad occupazione prevalentemente femminile -ha dichiarato- se pur in via sperimentale l'assegnazione di chiari e definiti ruoli agli enti bilaterali di settore rappresenta un ulteriore passo in avanti verso una più ampia applicazione delle norme inserite nel contratto nazionale di lavoro e delle norme di legge in vigore". Le parti si incontreranno prossimamente per la definizione del regolamento attuativo dell'accordo.