La determinazione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) passerà per una delega parlamentare al Governo. Tra i Lep, anche la sicurezza alimentare e il benessere animale.
Sarà un disegno di legge delega a individuare i Lep, previsti dalla cosiddetta
autonomia differenziata. Tra le funzioni che dovranno essere distribuite fra le Regioni figurano anche alcuni Lep riguardanti l'area della sicurezza alimentare, del benessere animale, della qualità alimentare e dell'igiene degli alimenti. La scadenza per la definizione dei Lep è il 31 dicembre 2026, ma l'Esecutivo ha già abbozzato un ddl delega per chiedere al Parlamento di emanare uno o più decreti legislativi con cui individuare i Lep.
Cosa sono i Lep- I Lep sono i "livelli essenziali delle prestazioni" che devono essere garantiti in modo uniforme sull’intero territorio nazionale. Già previsti dalla Costituzione (articolo 116, terzo comma) ma mai individuati nel dettaglio, i Lep sono saranno individuati per ciascuna materia (es. tutela della salute, alimentazione, ricerca scientifica, tutela dell'ambiente, ecc.) mettendo a disposizione degli enti territoriali attuativi le risorse economiche necessarie. A dare una spinta alla definizione dei Lep è la cosiddetta autonomia differenziata, la
legge 26 giugno 2024.
Dopo la
sentenza della Corte Costituzionale, i Lep dovranno essere definiti per "funzioni" e non per "materie", ossia operare- in ossequio al principio della sussidiarietà- una distribuzione delle "funzioni" tra Stato e regioni e non delle "materie". Lo scopo dei Lep- secondo la Corte- deve infatti essere quello di "migliorare l’efficienza degli apparati pubblici, ad assicurare una maggiore responsabilità politica".
I Lep relativi alla macro area "alimentazione"- Il Governo chiede la delega a emanare uno o più decreti legislativi riguardanti i Lep relativi alle funzioni da esercitare nella macro area "alimentazione". Si tratterà di determinare misure finalizzate ad assicurare nell’ambito della tutela dei consumatori:
- la qualità alimentare dei prodotti da agricoltura di biologica, mediante in particolare prescrizioni normative o regolatorie
- la trasparenza, la qualità alimentare, la tutela della concorrenza nonché dell’accesso al cibo nella produzione, commercializzazione e trasporto dei prodotti alimentari e dei mangimi, nonché i controlli merceologici e documentali e l’esercizio di poteri ispettivi e sanzionatori;
Nell'ambito della sicurezza alimentare, si tratta di determinare:
-misure a garanzia dell’igiene e della sicurezza degli alimenti, mediante prescrizioni normative e regolatorie che assicurino un’efficace e uniforme attività di controllo finalizzata alla prevenzione dei rischi e alla sicurezza alimentare, garantendo l’applicazione della legislazione sugli alimenti e sui mangimi, delle norme sulla salute e sul benessere degli animali, sulla sanità delle piante nonché sui prodotti fitosanitari.
-misure per espletare funzioni di monitoraggio e controllo della salubrità dei prodotti alimentari; prevenzione dei rischi derivanti da prodotti agroalimentari; verifica della salubrità di prodotti fitosanitari e la conformità dei residui di antiparassitari ai limiti massimi stabiliti dalla legge; adeguato finanziamento del sistema di controlli distribuito e organizzato sul territorio; le attività di ispezione, controllo e verifica finalizzata alla prevenzione per garantire la sicurezza alimentare e il rispetto delle norme di igiene e di conservazione; le attività di controllo con riferimento a prodotti alimentari ottenuti con tecnologie innovative e ancora da verificare; la gestione del sistema di segnalazione e risposta in caso di allarme con riferimento ai prodotti alimentari; il rispetto dei criteri e degli standard tecnici stabiliti per i prodotti alimentari per diete particolari a beneficio dei relativi soggetti; l’erogazione e la distribuzione di alimenti al fine di sostenere i bisognosi.
Per la sicurezza alimentare, sono prese in considerazione, le funzioni disciplinate dalle normative pertinenti, incluso il regolamento (UE) 2017/625 sui controli ufficiali.
Autonomia differenziata: cos'è e come si attua