Con un finanziamento di 8 milioni di euro, il Ministero della Salute ha approvato il programma annuale del Centro nazionale per la prevenzione ed il controllo delle malattie.
Il
decreto che stanzia le risorse è stato firmato dal Ministro
Orazio Schillaci ed è stato trasmesso alla Corte dei Conti. La competenza finanziaria è del Ministero della Salute, così come l'attuazione del
programma, ricadente nella competenza esecutiva del Direttore della Ex Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria.
Il programma annuale del Centro nazionale per la prevenzione ed il controllo delle malattiel
CCM- pubblicato sul sito del Ministero della Salute- è suddiviso in due ambiti operativi: l'
Area Progettuale - che individua le linee programmatiche generali del Ministero della Salute- e un'area di
Azioni Centrali che contiene gli ambiti di intervento istituzionale direttamente gestiti dal Ministero.
Per il 2024, il programma offre l’opportunità di sviluppare interventi mirati negli ambiti delle patologie trasmissibili e di quelle non-trasmissibili. Rientra fra questi interventi il piano formativo per il contrasto alle arbovirosi e alle zoonosi. Negli ultimi anni il cambiamento climatico, con sempre più frequenti e devastanti eventi dannosi, come inondazioni, siccità, dissesto idrologico, diffusione di malattie e crisi dei sistemi agricoli ed economici, ha determinato consistenti impatti in ambito sanitario, economico e sociale.
Zoonosi e arbovirosi - Un pericolo globale per la salute pubblica è rappresentato dalle zoonosi, "
in crescente rischio - si legge nel documento- a causa del cambiamento degli stili di vita, i cambiamenti climatici, l’aumento degli spostamenti, la globalizzazione del mercato alimentare e dei commerci, i viaggi transfrontalieri e le ampie e complesse interconnessioni tra l’uomo, l’ambiente e gli animali domestici e selvatici".In Italia negli ultimi anni si è osservato un aumento dei focolai di arbovirosi, con un aumento di questi eventi legata anche all’oramai avvenuta endemizzazione di alcuni vettori competenti per specifici patogeni: "
la probabilità di incremento di casi di trasmissione del virus della dengue e della chikungunya nell'UE/SEE
continentale è legata all'importazione del virus da parte di viaggiatori viremici da aree ricettive con vettori competenti consolidati e attivi (ad esempio Aedes albopictus e Aedes aegypti)".
Vi sono poi altre zoonosi che rivestono un rilevante rischio sanitario e sono quelle che possono essere diffuse dalle infestazioni murine in ambito civile, "
tra cui la più importante attualmente è la
leptospirosi,
malattia zoonotica causata dai batteri spirochete del genere Leptospira. Gli ospiti di mantenimento più importanti sono i piccoli roditori come i ratti e i topi che potrebbero trasferire l'infezione al bestiame, ai cani e all'uomo.Medici, Veterinari e altre figure professionali- Ad oggi nella lotta alle zoonosi risulta di fondamentale importanza adottare un approccio multidisciplinare e multisettoriale, capace di coinvolgere in un’ottica “One Health” non solo medici e veterinari ma anche le altre figure professionali che possano contribuire alle attività di prevenzione con l'obiettivo di integrare e coordinare le competenze e le esperienze di chi opera per la tutela della salute pubblica.
Potenziare la formazione- In considerazione delle varie figure professionali coinvolte nel contrasto alle zoonosi e alle arbovirosi, appare necessario implementare un piano di formazione in tema di sorveglianza e controllo delle arbovirosi e delle zoonosi (comprese quelle determinate dall’aumento delle infestazioni murine).
Il programma richiede dunque di potenziare la formazione su questi temi sia a livello nazionale, sia attraverso l’attivazione di strumenti formativi ad hoc per la formazione delle categorie che a vario titolo sono coinvolte nella gestione di queste malattie, come anche della cittadinanza che deve avere la giusta formazione per mettere in atto misure preventive e, in caso di emergenze epidemiche, di comprenderne i rischi e di attivare misure di protezione individuale ed agire in sinergia con le autorità competenti.
Per la realizzazione dell’obiettivo sarà dunque necessario definire i contenuti dei piani di formazione, finalizzati al controllo degli interventi di lotta agli infestanti che come noto richiedono una notevole preparazione in grado di valutare rapidamente i fattori essenziali per assicurare la tutela della salute pubblica, la protezione dell’ambiente e delle specie non bersaglio.
Riparto- Il finanziamento complessivo è di circa il 60% del finanziamento è destinato sull’Area Progettuale (€4.800.000) e il restante 40% sulle Azioni Centrali (€ 3.302.842). Il Ministero ha
invitato gli Enti partner del CCM (Regioni e Province Autonome, Istituto superiore di sanità - ISS, Istituto Nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro - INAIL, Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà - INMP, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali - AGENAS) presentare le proprie proposte attuative negli ambiti individuati nell’Area Progettuale. Sul sito del Ministero sono dettagliate le
procedure per i bandi gara.
Programma di attività del CCM -Anno 2024