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PROCURA DELLA REPUBBLICA

PSA: due indagati a Pavia per il "focolaio zero"

PSA: due indagati a Pavia per il "focolaio zero"
Norme di biosicurezza non rispettate e comportamenti negligenti. La procura di Pavia ha iscritto nel registro degli indagati un veterinario e un allevatore di Vernate.

A Pavia, dove la Peste Suina Africana registra 22 focolai, la Procura della Repubblica avrebbe individuato il "focolaio zero" da cui è partita la diffusione del virus in Lombardia e in Piemonte. In realtà - ricostruisce il quotidiano Il Giorno- il focolaio di Vernate (Milano) sarebbe stato il quarto ad essere denunciato in Lombardia, ma tardivamente. Il veterinario dell’azienda e l’allevatore potrebbero aver avuto un ruolo, magari non comunicando tempestivamente che la peste era entrata nell’allevamento. Ma i due indagati potrebbero non essere i soli, la lista si potrebbe allungare, se gli inquirenti dovessero scoprire altre negligenze commesse- scrive il quotidiano milanese.

I Carabinieri del Nas di Cremona, intanto, si sono concentrati sulle carcasse di decine di maiali sotterrate in un campo destinato allo stoccaggio del letame, sono stati ritrovati nei pressi di un allevamento a Castelgerundo, nel Lodigiano. La segnalazione è arrivata alla polizia provinciale di Lodi da un cacciatore che, mentre stava addestrando i propri cani all’aperto, si è accorto di una carcassa che spuntava da un cumulo di letame. Sono stati allertati anche i Forestali e l’Ats. Le prime analisi condotte sulle carcasse non hanno riscontrato la presenza del virus della psa. Il titolare dell’allevamento è stato segnalato all’autorità giudiziaria perché lo smaltimento delle carcasse in proprio è vietato. (fonte)

Disattendere le misure richieste dalle autorità sanitarie può essere valutato come fattore di diffusione di malattia infettiva perseguibile ai sensi dell’art. 500 del Codice penale. Il reato di diffusione di una malattia delle piante o degli animali è punito con la reclusione da uno a cinque anni. Se la diffusione avviene per colpa, la pena è della multa da euro 103 a euro 2.065.
A norma di legge, vige l’obbligo da parte dell’operatore e del veterinario libero professionista o di filiera di segnalare e comunicare ogni aumento di mortalità e/o mortalità anomale.
Ma anche in assenza di conclamata sintomatologia riferibile alla PSA, il Ministero della Salute ha disposto che la presenza di animali inappetenti, poco vitali e la comparsa di un improvviso e progressivo aumento della mortalità giornaliera, anche se limitata a singoli settori dell’allevamento, debbano essere comunicate, anche per le vie brevi, al servizio veterinario localmente competente per una compiuta valutazione e l’effettuazione degli opportuni approfondimenti.

Bollettino epidemiologico nazionale
PSA, obblighi di segnalazione del Veterinario lp o di Filiera