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ZOOMARK- NOMISMA

Non Food, in crescita gli acquisti dei proprietari italiani

Non Food, in crescita gli acquisti dei proprietari italiani
Gusti personali, prezzo e sostenibilità. Sono i driver degli acquisti "Non Food" dei proprietari di animali da compagnia italiani.  Il 32% è un pet owner “alto spendente”.

Negli ultimi 12 mesi oltre il 60% dei proprietari pet italiani ha affrontato una spesa per prodotti "Non Food": integratori e antiparassitari, accessori, prodotti per la cura, l’igiene e la toelettatura fai-da-te dell’animale. Lo rileva una indagine Zoomark- Nomisma che delinea le abitudini di acquisto dei proprietari italiani nel comparto del "non food".

Integratori e antiparassitari - La categoria del comparto pet non food che viene acquistata più frequentemente è rappresentata dagli integratori e antiparassitari: il 69% dei proprietari ha acquistato questi prodotti nell’ultimo anno.

Accessori - Oltre il 60% dei proprietari pet italiani ha affrontato una spesa anche per altri accessori per la casa, come ad esempio cucce, gabbie, ciotole per cibo o acqua e infine prodotti per la cura, l’igiene e la toelettatura fai-da-te dell’animale. Il 54% ha invece acquistato dei giochi per il proprio amico a 4 zampe. Il 38% ha comprato o sostituito nell’ultimo anno guinzagli, collari o pettorine. Sempre con riferimento agli ultimi 12 mesi, per la totalità delle categorie del comparto pet non food, la maggior parte dei proprietari ha allocato un budget di massimo 100 Euro. Il 16% dei pet owner dichiara di spendere oltre 300 euro solo per apparecchiature elettroniche.

Pet owner alto spendente- Il 32% del campione intervistato da Nomisma è considerato un pet owner “alto spendente”, cioè che spende più della media per gli accessori per il proprio animale. Dal punto di vista socio-demografico, l’incidenza dei pet owner alto spendenti è maggiore nella fascia di età 30-45 anni e fra le famiglie senza figli conviventi. Questa tipologia di consumatori predilige gli acquisti online. L’analisi di Nomisma per Zoomark individua anche le aree geografiche della nostra penisola dove si concentra maggiormente. La Lombardia, il Lazio, l’Emilia Romagna e la Toscana sono le regioni italiane dove le famiglie spendono di più per gli accessori; da sole raggiungono più del 60% della spesa complessiva per il settore pet non food (circa 280 milioni di Euro). 

Canali di acquisto - Per quanto riguarda i canali di acquisto, il 37% del campione segnala di preferire effettuare il proprio shopping per accessori pet nei punti vendita specializzati fisici, soprattutto nelle grandi catene specializzate. Il 35% degli intervistati da Nomisma indica invece di prediligere gli acquisti online: il 19% prevalentemente su siti generici come Amazon, il 16% su siti dedicati solo ai prodotti pet o su quelli delle catene specializzate.
Chi si rivolge al canale online è principalmente alla ricerca del prezzo maggiormente conveniente e di una più ampia gamma di scelta in termini di prodotti. Oltre a ciò, un fattore determinante è anche la possibilità e facilità di confrontare diversi prodotti anche fra siti differenti prima di procedere con l’acquisto.

Driver di acquisto- Secondo l’indagine Nomisma, soprattutto i gusti personali e il prezzo dei prodotti. Ma anche la sostenibilità è una componente sempre più rilevante per i pet owner italiani, considerando che il 46% degli intervistati afferma che porrà maggiore attenzione a questi aspetti nei prossimi 2-3 anni. Questo pone una sfida a tutto il comparto del non food, spingendo le aziende produttrici di accessori a proporre prodotti con un minore impatto ambientale e a prestare maggior attenzione alla sostenibilità sociale interna ed esterna.
Anche la conoscenza del brand o dell’insegna risulta un importante driver di acquisto per il 20% dei pet owner italiani.

Secondo Mattia Barchetti, Head of Market Intelligence di Nomisma: “La ricerca Nomisma per Zoomark prevede che nei prossimi 2-3 anni la spesa per le categorie del non food sarà in crescita e principalmente: lettiere per gatti, integratori e antiparassitari e apparecchiature elettroniche, categoria che vivrà un periodo di impulso soprattutto grazie allo sviluppo tecnologico, che già interessa anche questo settore. Più contenute invece le previsioni di crescita per guinzaglieria, accessori per il trasporto, abbigliamento e giocattoli.”