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PRIMA CONVOCAZIONE

PSA, parte il coordinamento tra le Regioni del Nord

PSA, parte il coordinamento tra le Regioni del Nord
Accolta la proposta dell’Emilia-Romagna di realizzare "uno stretto coordinamento" con le Regioni confinanti Liguria, Piemonte, Lombardia e Veneto.
Gli assessorati delle Regioni Emilia-Romagna, Liguria, Piemonte, Lombardia e Veneto riceveranno una prima convocazione dai rappresentanti del Governo per condividere una strategia di contrasto alla diffusione della peste suina africana sul territorio nazionale.  L'annuncio è giunto dall'Assessore all'Agricoltura della Regione Emilia-Romagna Alessio Mammi al termine di un incontrato organizzato al Masaf alla presenza dei sottosegretari alla Salute, Marcello Gemmato e all’Agricoltura, Patrizio Giacomo La Pietra. Nel corso dell'incontro sono state illustrate e condivise le misure per il depopolamento dei cinghiali, necessarie per ridurre la circolazione del virus in coordinamento fra le diverse Regioni. 
L'Assessore Mammi spiega che "è stata accettata la proposta dell’Emilia-Romagna di un coordinamento più stretto fra gli assessori delle Regioni confinanti: Liguria, Piemonte, Lombardia e Veneto". Nei prossimi giorni i rappresentanti del Governo procederanno a una prima convocazione che "dovrebbe poi proseguire con un tavolo permanente" ha spiegato l'Assessore.

Terzo bando per la biosicurezza- Nel corso dell'incontro sono anche state illustrate le azioni messe in atto in Emilia-Romagna per aumentare la sicurezza del patrimonio zootecnico per tutelare il settore suinicolo, che rappresenta per la Regione un valore importante sia in termini di quantità che qualità. “In questi giorni -aggiunge Mammi - uscirà un terzo bando che abbiamo deciso di fare come Regione per aumentare i livelli di biosicurezza, il terzo in ordine di tempo che vede complessivamente per questi interventi un impegno di oltre 7 milioni di euro permettendo di dare risposta a tutte le domande ricevute”.

Depopolamento- La Regione Emilia Romagna fa inoltre sapere di essere impegnata nel promuovere e sostenere l’attività delle polizie provinciali per l’attuazione dei piani di depopolamento della specie. “Sono stati approvati finanziamenti alle Province per complessivi 900 mila euro, parte dei quali destinati alla riduzione dei cinghiali con l’obiettivo di ridurne in modo massivo la presenza sul territorio. A queste risorse si sommano i due milioni anticipati al Commissario straordinario che verranno utilizzati sempre per questo scopo, perché è importante agire con il massimo impegno”. Dopo i primi due incontri realizzati a Parma e Piacenza, sono stati programmate altre due date per la Provincia di Reggio Emilia e Modena. “In questi incontri- conclude Mammi- abbiamo deciso di coinvolgere tutti i soggetti del territorio, dai presidenti di Provincia ai sindaci, dalle rappresentanze degli allevatori a quelle dei salumifici, dagli Ambiti territoriali di caccia alle associazioni venatorie e agricole, perché crediamo che in un momento come questo sia necessario un grande sforzo da parte di tutti per ridurre i rischi di circolazione del virus. Per questo abbiamo definito degli obiettivi chiari di depopolamento, condivisi anche con gli Atc del territorio, che fanno parte di una strategia più complessiva che stiamo illustrando negli incontri programmati”.