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LA RISPOSTA DEL MASE

Specie ittiche, ancora sospesa la reimmissione nel Garda

Specie ittiche, ancora sospesa la reimmissione nel Garda
La reimmissione di specie ittiche nei laghi lombardi è stata materia per una interrogazione parlamentare. Verso il responso del Nucleo interministeriale di valutazione.

Il Sottosegretario di Stato per l'Ambiente Claudio Barbaro ha annunciato in assemblea alla Camera un decreto relativo alle specie ittiche d'acqua dolce riconosciute come autoctone per regioni o per bacini. Entro dicembre, infatti, si concluderanno i lavori del Nucleo di ricerca e di valutazione che ha l'incarico di analizzare le condizioni che determinano il divieto di immissione di specie ittiche non autoctone. I lavori si concluderanno entro il prossimo 31 dicembre e solo al termine dei lavori il Mase, sulla base dei risultati ottenuti, definirà con apposito decreto le specie ittiche di acqua dolce, d'interesse per la pesca, riconosciute come autoctone per regioni o per bacini.

L'annuncio ha fatto seguito a un'interpellanza urgente presentata da Fabrizio Benzoni (A-IV-RE) che chiedeva spiegazioni circa la mancata immissione di larve di Coregone nel lago di Garda dopo che il Ministero ha dato il via libera all'introduzione in deroga per i prossimi tre anni nel lago di Como e nel lago d'Iseo. "Il Coregone rappresenta quasi l'80 per cento del pescato ad oggi per queste famiglie e per questi lavoratori, ma rappresenta anche una tipicità culinaria del lago" ha chiarito Benzoni.

Richiesta di immissione nel Garda-  La Regione Lombardia ha recentemente avanzato - o ottenuto- la richiesta d'immissione di larve di coregone, esclusivamente per il lago di Iseo e il lago di Como. Mentre per il lago di Garda "ad oggi, non risultano pervenute nuove istanze dalla regione Lombardia. La domanda qualora avanzata dovrà essere "corredata da uno studio e da una valutazione complessiva dei possibili rischi e benefici ambientali ed ecologici" ha ricordato Barbaro, auspicando tempi brevi uno studio sulla "biocenosi del lago"  che possa supportare l'eventuale concessione della deroga. In ogni caso- ha puntualizzato il Ministro- la decisione di reintroduzione dovrà essere documentata tenendo conto di tutte le variabili "e non solo dei pur rilevanti benefici economici".