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POLONIA

H5N1 nei gatti: primi riscontri, collaborazione con Padova

H5N1 nei gatti: primi riscontri, collaborazione con Padova
I laboratori polacchi stanno collaborando con l'EURL di Padova. L'infezione da H5N1 che ha interessato 9 gatti in Polonia sarebbe correlata a virus circolanti nel pollame e negli uccelli selvatici.

Le notevoli distanze geografiche tra i 9 gatti infettati dal virus dell'Influenza Aviaria, a fine giugno in Polonia, hanno contribuito ad accentrare l'interesse di esperti e media, malgrado non si tratti dei primi casi in assoluto, in Europa, di influenza aviaria nei mammiferi e in particolare nel gatto domestico. Precedenti, sempre nel gatto, sono stati rilevati di recente in Francia.

Gli aggiornamenti più recenti sui gatti polacchi risalgono al 3 luglio, ad una settimana circa dalla conferma ufficiale delle positività in 9 gatti su 11 testati.  A riferirli è Avian Flu Diary, su comunicato dell'Istituto Veterinario Panstwowy (PiWet). In sintesi, i virus dell'influenza aviaria felina H5N1 finora analizzati provengono da un'unica fonte non identificata, correlata ai virus H5N1 circolanti negli uccelli selvatici nelle ultime settimane in Polonia. Non si sono registrate mutazioni che possano suggerire un adattamento del virus ai mammiferi.

Aggiornamenti dalle autorità veterinarie polacche- La fonte dell'infezione dei 9 gatti deceduti a fine giugno è ancora ufficialmente incerta, così come le cause della loro morte, anche se le prime analisi dei laboratori dell'Istituto Veterinario Panstwowy (PiWet) propendono per una infezione legata a un virus circolante del pollame e negli uccelli selvatici del Paese.
Il rapporto dell'Istituto nazionale veterinario- come riporta Avian Flu Diary-  afferma che i virus appartengono allo stesso genotipo (CH) e che sarebbero strettamente correlati a un campione raccolto a giugno da una cicogna bianca. Il genotipo è stato osservato durante il picco della stagione 2022-23 ed è stato rilevato principalmente nel pollame nella provincia di Wielkopolska oltre che negli uccelli selvatici in diverse parti della Polonia. Il rapporto non segnala alcuna mutazione negli aminoacidi che possa rendere il virus, come attestato da ECDC,  più adatto ai mammiferi. Gli scienziati hanno notato che i virus H5N1 esaminati finora nei felini provenivano da un'unica fonte non identificata e che è in corso un'analisi genetica più dettagliata per valutarne meglio il potenziale zoonotico.

In traduzione, Avian Flu Diary riporta il comunicato di PiWet: Tutti i virus felini analizzati sono strettamente correlati tra loro e, secondo la nomenclatura utilizzata dallo EU Reference Laboratory (EURL) di Padova, appartengono al genotipo CH. Questo genotipo ha dominato al culmine dell'attuale stagione dell'influenza aviaria (2022/23) ed è stato trovato principalmente nel pollame nella provincia di Wielkopolska, così come negli uccelli selvatici in varie regioni del paese. Recentemente, un virus appartenente al genotipo CH è stato rilevato in una cicogna bianca all'inizio di giugno nel distretto di Tarnów (focolaio n. 119/2023) ed è a questo  che i ceppi derivati ​​dai gatti sono più strettamente correlati.
Per analisi molecolari più dettagliate e per la valutazione del potenziale zoonotico, l'Istituto nazionale di veterinaria PiWet collabora con il laboratorio di referenza europea di Padova, ll'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC).

La dichiarazione dell'Organizzazione Mondiale per la Salute Animale- Avian Flu Diary riferisce una dichiarazione dell'Organizzazione mondiale per la salute animale (WOAH) del 28 giugno secondo la quale il decorso grave e rapido dell'infezione rilevato nei gatti in Polonia è coerente con altre segnalazioni di infezione da A(H5N1) nei felini. L'influenza A(H5N1) è stata segnalata dall'Europa e dal Nord America nel contesto panzootico in corso. WOAH sottolinea la necessità di ulteriori indagini e afferma che poiché i casi rilevati in Polonia includono sia gatti randagi che gatti domestici. Tuttavia, la dichiarazione - precedente agli aggiornamenti di PiWet- non considerava l'esposizione a uccelli selvatici malati come una probabile modalità di trasmissione.

Esclusa trasmissione da gatto a gatto- Inoltre, l'ampia distribuzione geografica dei casi suggerisce che la principale modalità di diffusione in questi casi non sia la trasmissione da gatto a gatto, ma piuttosto un altro tipo di fonte comune. WOAH menziona la necessità di isolare eventuali casi sospetti da altri animali domestici e la necessità di adeguati dispositivi di protezione individuale (DPI) per i conduttori di tali animali.

Il caso francese- A gennaio, l'Agenzia di sicurezza sanitaria francese (Anses) - in seguito ad un caso i A(H5N1) in un gatto ha identificato la fonte in un allevamento di anatre con il quale l'animale era entrato in contatto. Un caso "sporadico", ma il primo nel suo genere, per cui Anses ha rafforzato la raccomandazione agli operatori del settore a ricorrere alla vaccinazione anti influenzale stagionale.
Dopo l'evento in Francia, WOAH ha pubblicato uno statement su Influenza Aviaria e Mammiferi.