• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31274
VERTICE AL MASE

Orsi in Trentino, tavolo al Mase: tornare a numeri sostenibili

Orsi in Trentino, tavolo al Mase: tornare a numeri sostenibili
Vertice al Ministero dell'Ambiente: la Provincia di Trento ha facoltà di abbattimento. Allo studio misure di autodifesa e di trasferimento degli orsi: tornare a numeri "sostenibili".

Il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin conferma "piena collaborazione" al presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti, al quale ha raccomandato di agire con la "massima condivisione con ISPRA delle procedure che porteranno all’individuazione dei soggetti ritenuti potenzialmente pericolosi per l’uomo". Il Ministro Pichetto Fratin ha anche aggiunto che nei confronti degli orsi che si sono già resi responsabili di atteggiamenti aggressivi, "il presidente della Provincia Autonoma di Trento ha la facoltà di adottare misure di abbattimento".

All'incontro che si è svolto ieri nella sede del Mase hanno partecipato anche il presidente di ISPRA, Stefano Laporta; il capo dipartimento della Protezione Civile della Provincia Autonoma di Trento, Raffaele De Col e, in collegamento, l’assessore provinciale all’Agricoltura Giulia Zanotelli.

Ridurre la popolazione di orsi in Trentino- Il presidente Fugatti ha evidenziato al Ministro la necessità di portare il progetto di reintroduzione dell’orso in Trentino, risalente al 1999, al suo obiettivo originario. Il progetto - denominato Life Ursus- intendeva arrivare nell’arco di qualche decina di anni ad una popolazione di almeno 40-60 orsi adulti.  Nel 1999, era rimasto sul territorio trentino solo un piccolo nucleo di orsi considerati in via di estinzione. Da qui l'introduzione di esemplari dalla Slovenia.
Oggi gli orsi censiti sono tra i 100 e i 110, di cui l'85% con codice individuale. Al Mase si valuta un piano di trasferimento di massa, col mantenimento nella Provincia di Trento di "un numero di soggetti sostenibili dal territorio".

Parere del Viminale per autodifesa- Si è inoltre presa in considerazione la possibilità di dotare gli operatori di pubblica sicurezza, così come avviene in altre realtà internazionali, di dispositivi di difesa quali gli spray anti aggressione, sui quali non si ravvisano criticità da un punto di vista ambientale. In tal senso il ministro Pichetto si è detto disponibile a farsi portavoce da subito di questa richiesta con il ministro degli Interni, competente per materia.

Tavolo tecnico su criticità arco alpino-
Al Mase viene istituito un tavolo di confronto tecnico tra il Ministero dell’Ambiente ISPRA, Regione e Provincia Autonoma di Trento, al fine di valutare in tempi celeri ogni azione utile a proseguire l’originario progetto di reintroduzione dell’orso nell’arco Alpino, intervenendo sulle criticità che nel tempo si sono verificate. Su delega del ministro Pichetto, il Mase sarà rappresentato dal sottosegretario Claudio Barbaro.


Orso pericoloso, cosa prevede l'Ordinanza Fugatti