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IL DOCUMENTO

CSS: sistemi sanitari resilienti al cambiamento climatico

CSS: sistemi sanitari resilienti al cambiamento climatico
Ridisegnare il sistema sanitario per renderlo più resiliente al cambiamento climatico. Documento e raccomandazioni del Consiglio Superiore di Sanità.


Il Consiglio Superiore di Sanità ha pubblicato il documento “Politica dei co-benefici sanitari della mitigazione del cambiamento climatico”. Il documento è un contributo alle politiche sulla salute
legate all’impegno dell’Italia a COP27. Il documento si avvale di una collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica ed è indirizzato al Ministro della Salute, alla luce della "incontrovertibile necessità di   porre un freno alla grave emergenza climatica, che prevede la riduzione delle emissioni di CO2 del 55% entro il 2030 e pari a zero netto nel 2050.

I cambiamenti climatici, le migrazioni umane e la salute devono essere considerati come un’unica e complessa questione, fatta di tante maglie interconnesse.

Il sistema del cibo, inclusa la produzione agricola, è responsabile del 21-37% (a seconda delle stime) di tutte le emissioni di gas serra, ma al contempo offre un grande potenziale per il sequestro di carbonio (30). Queste caratteristiche ne fanno uno dei fattori chiave per limitare le emissioni e contenere l’aumento di temperatura. Per quanto riguarda il sistema alimentare, le emissioni di gas serra legate al consumo di prodotti animali hanno rappresentato l'82% di tutte le emissioni provenienti dai prodotti agricoli utilizzati in Italia. 

Le emissioni pro capite di gas serra risultanti dal consumo di  prodotti agricoli in Italia si sono ridotte del 27% nel 2018 rispetto al 2000 (Figura 2.7). Questo fenomeno è stato dovuto soprattutto a una diminuzione del 34% delle emissioni legate alla carne e ai  prodotti del latte. Le emissioni legate ai prodotti animali contribuivano ancora all’82% di tutte le emissioni dovute all’agricoltura nel 2018, con il contributo maggiore dai bovini (74%). In assenza di interventi volti a aumentare l’efficienza della produzione di carne per ridurre le emissioni di gas serra, l’unica strada è una drastica  sostituzione di alimenti di origine animale con alimenti di origine vegetale. Questa misura risparmierebbe anche migliaia di vite all’anno in Italia legate a un eccessivo consumo di carne rossa.

Le zoonosi, ovvero le malattie infettive trasmesse dagli animali all'uomo - causate da batteri, virus, parassiti o prioni -, sono una categoria di patologie fortemente influenzate dai cambiamenti climatici. Siamo di fronte al rischio reale di riemersione di agenti precedentemente endemici (come le encefalopatie da zecche, la malattia di Lyme, la febbre mediterranea e la febbre del Nilo occidentale) o l'arrivo di malattie tropicali trasmissibili tramite vettore (come la Dengue, la Chikungunya, la Zika), nonché di malattie animali come la malattia della lingua blu e la malattia della pelle grumosa. In Italia, la Chikungunya ha causato recentemente focolai relativamente grandi in diverse aree.

Entro il 2050, si prevede che i cambiamenti climatici provocheranno lo sfollamento di 200-250 milioni di persone, colpendo circa il 3% della popolazione dell'Africa subsahariana, dell'Asia meridionale e dell'America Latina. Ciò significa che in futuro una persona su quarantacinque nel mondo potrebbe essere un migrante climatico.

Lo scenario richiede sistemi sanitari resilienti ai cambiementi climatici. Ciò richiede investimenti nella prevenzione, consapevoli che "il costo di non fare nulla può essere molto più elevato del costo di agire".
Nel 2021 il SSN è stato finanziato complessivamente con circa 122 miliardi. Il 5% di questa cifra finanzia il sistema ordinario della prevenzione, compresa la sicurezza alimentare e la veterinaria. Una dotazione insufficiente, osserva il CSS. La missione «Salute» del PNRR rappresenta uno sviluppo positivo di compensazione di deficit strutturali accumulati nel corso degli anni nel SSN.

Politica dei co-benefici sanitari della mitigazione del cambiamento climatico