Flat Tax, Freni (Mef): platea allargata nel 2023

Dal 2023, aliquota "piatta" ai professionisti  con ricavi e compensi fra 85 e 90 mila euro. Freni: "Dipenderà dalle variabili economiche".


Con la prossima Legge di Bilancio, il regime forfettario si estenderà a tutti gli autonomi che conseguono annualmente ricavi e compensi fino a 85 mila euro. La soglia di accesso al regime della tassa piatta (5% per i primi 5 anni di attività e 15% a seguire) salirebbe di almeno 20mila euro. Lo prevede la manovra finanziaria del Governo Meloni secondo quanto dichiarato dal Sottosegretario all'Economia Federico Freni ai microfoni di Radio24. L'obiettivo iniziale era di portare la soglia a 100mila euro. Secondo Freni potrebbe essere di “85-90mila euro”.  "Dipenderà anche da alcune variabili macro-economiche un po' meno dipendenti da noi", ha spiegato all'ANSA il Sottosegretario .

“Cominciamo assolutamente con autonomi e partite Iva- ha dichiarato Freni-  cominciamo con innalzare la soglia da 65 fino a 100mila euro, forse qualcosina meno, potremmo fare 85/90 mila, dipenderà anche da alcune variabili macroeconomiche un po’ meno dipendenti da noi, ma certamente sì, certamente in legge di bilancio troveremo il passaggio da 65mila ad almeno a 85mila“.

Nulla del genere figura nel Documento di economia e finanza 2022 (Nadef) scritto dal Governo Draghi e consegnato al nuovo Parlamento. Invece, nella nuova legge di bilancio "si dimostrerà finalmente che la flat tax non era uno slogan, ma un programma strutturato che si fa in cinque anni"- ha dichiarato Freni.

Come funziona oggi la tassa "piatta"-  Attualmente, il regime forfettario ad aliquota fissa (flat tax)  del 15% si applica ai liberi professionisti con ricavi e compensi fino a 65mila euro. Al reddito imponibile dichiarato si applica l’aliquota unica del 15% che sostituisce e assorbe tutte le imposte sui redditi, le addizionali regionali e comunali e l’IRAP.
Il reddito a cui applicare la flat tax è determinato-  nel regime forfettario- tenendo conto dei ricavi o compensi percepiti nel periodo di imposta considerato. Su questo reddito viene poi applicato un "coefficiente di redditività" che tiene conto delle spese applicate in modo forfettario (chi aderisce a questo regime perde i benefici di deduzione delle spese sostenute per la propria attività).
All’imponibile risultante è applicata una sola imposta sostitutiva "piatta" del 5% (per i primi cinque anni) che poi diventa del 15%.