• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31306
DECISIONE DELLA UE

PSA, UE: situazione favorevole, Rieti esce dalle restrizioni

PSA, UE: situazione favorevole, Rieti esce dalle restrizioni
Circolazione assente nella provincia di Rieti. La Commissione Europea parla di situazione "favorevole" in Lazio grazie alle misure "debitamente" attuate dall'Italia.

Soppresse le zone di restrizione I e II nella provincia di Rieti. La Commissione Europea ha modificato l’allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605 che stabilisce misure speciali di controllo della peste suina africana. Le modifiche riflettono l'andamento epidemiologico della malattia in Europa, in particolare in Italia Germania e Polonia, per affrontare in modo proattivo i rischi associati alla diffusione della malattia.

Per quanto riguarda l'Italia, la Commissione ha deciso che le zone soggette a restrizioni I e II nella provincia di Rieti siano soppresse dall’allegato I del regolamento di esecuzione (UE) 2021/605, tenuto conto dell’attuale situazione favorevole della peste suina africana nei suini selvatici nella regione Lazio e delle misure di controllo delle malattie debitamente attuate dall’Italia. Per l'adozione di questa decisione- pubblicata sulla GUCE-  la Commissione si è basata sulle informazioni e sulle giustificazioni ricevute dal nostro Paese, anche alla luce del completamento dell’indagine epidemiologica e dell’efficacia delle misure di controllo.

Caso sospetto gestito come "confermato"- A maggio di quest'anno, l’Italia informava  la Commissione di un caso sospetto della malattia in un suino selvatico nella provincia di Rieti. In base al principio di precauzione, l’autorità competente gestiva il caso sospetto di peste suina africana come se si fosse trattato di un caso confermato della malattia e ha istituito una zona infetta come previsto in caso della conferma ufficiale di PSA.
A ottobre l’Italia ha comunicato alla Commissione che le dettagliate misure continuative di controllo della malattia e la sorveglianza passiva sui suini detenuti e selvatici dimostrano l’assenza di circolazione del virus della peste suina africana nella provincia di Rieti, e che l’autorità competente italiana è in grado di concludere che il caso sospetto di peste suina africana nella provincia di Rieti non dovrebbe essere considerato un caso confermato di peste suina africana poiché, sebbene i risultati delle prove effettuate sull’animale abbiano individuato un acido nucleico specifico della malattia, tale animale non presentava segni clinici compatibili con la malattia e sono state escluse eventuali connessioni epidemiologiche con altri casi sospetti o confermati.

Meno favorevole risulta invece l'evoluzione epidemiologica in Germania, dove si registra un aumento del livello di rischio nei selvatici. La situazione in Polonia, secondo l'aggiornamento della Commissione, è invece migliorata per quanto riguarda i suini detenuti e selvatici.