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RIPARTO DI 1,6 MLN

Ricerca senza animali, finanziamenti a sedici enti pubblici

Ricerca senza animali, finanziamenti a sedici enti pubblici
Il Ministero della Salute ha individuato sedici enti pubblici ai quali destinare 1,6 milioni di euro per lo sviluppo di metodi alternativi all'impiego di animali a fini scientifici.


A che punto è lo sviluppo di modelli alternativi alla sperimentazione animale? Dall'entrata in vigore del decreto legislativo n. 26 del 2014 - i progetti di ricerca approvati dal Ministero della Salute sono stati quattordici e hanno visto la partecipazione di sedici enti pubblici, tra Istituti zooprofilattici sperimentali, enti pubblici di ricerca e Università. Il dato è nel decreto 24 agosto 2022 appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in vista dell'assegnazione dei fondi di competenza annuale (2022) per lo sviluppo di metodi alternativi.

Finanziamento per 1,6 milioni di euro- I fondi vengono destinati a soggetti che rispondono ai criteri stabiliti da un decreto del Ministro della salute del 25 giugno 2021 e che richiedono un impegno su linee di ricerca di sanita' animale e di benessere animale coerenti con il decreto legislativo 26/2014 «Attuazione della direttiva 2010163/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici».

Enti beneficiari- Per il 2022, il Ministero della Salute ha individuato sedici enti assegnatari delle risorse, complessivamente definite in 1,6 milioni di euro. I beneficiari sono gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali delle regioni: Lombardia e Emilia-Romagna; Lazio e Toscana;  Venezie;  Abruzzo e Molise;  Sardegna;  Piemonte e Valle d'Aosta; Umbria e Marche,  Sicilia. Per le Università, il decreto 24 agosto 2022 individua: gli Atenei di Bologna, Pisa; Genova;  Palermo;  Sassari; «La Sapienza». Fra gli enti pubblici di ricerca: l'Istituto superiore di sanita' e il Consiglio nazionale delle ricerche.

Finalità e stanziamento triennale-
Il decreto legislativo 26/2014 affida al Ministero della Salute il compito di promuovere lo sviluppo di procedure che non prevedono l'uso di animali- o che ne impiegano un numero ridotto. Le alternative alla ricerca con modelli animali - devono essere di livello scientifico e di risultato, pari o superiore a quelli che impiegano animali. Sono considerate alternative anche le procedure che pur impiegando animali risultino meno dolorose. Questo percorso si accompagna a iniziative di formazione e di aggiornamento per gli operatori degli stabilimenti autorizzati alla sperimentazione animale.
Viene allo scopo stanziato un importo annuale di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2020-2022, destinato in misura dell'80% agli Istituti zooprofilattici sperimentali, agli enti pubblici
di ricerca e alle università che si occupano di sviluppo dei metodi alternativi. Il finanziamento si inserisce nel Piano sanitario nazionale e nel contesto dei progetti di ricerca approvati dal Ministro della salute.


DECRETO 24 agosto 2022

Determinazione dei criteri sulla base dei quali individuare gli istituti zooprofilattici sperimentali, gli enti pubblici di ricerca e le universita' cui destinare i fondi previsti all'articolo 41, comma 2, lettera c-bis), punto 2, del decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 26.