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MINISTERO DELLA SALUTE

Cresce l'attività di PCF e UVAC nel 2021

Cresce l'attività di PCF e UVAC nel 2021

Nel 2021 sono aumentati del 12,7% rispetto all’anno precedente i controlli presso i Posti Di Controllo e presso gli UVAC. Il Ministero della Salute ha diffuso il report dell'attività dello scorso anno.

Il Ministero della Salute ha diffuso il Report annuale sull’attività dei Posti Di Controllo (PCF) e degli Uffici Veterinari per gli Adempimenti Comunitari (UVAC). I PCF italiani, nel 2021, hanno sottoposto a controllo per l’importazione sul territorio nazionale 41.870 partite di animali, prodotti di origine animale e mangimi di origine animale da oltre 100 Paesi terzi con un incremento del 12,7% rispetto all’anno precedente. L’attività di controllo ha riguardato inoltre 151.100 partite di alimenti e mangimi di origine vegetale e di materiali e oggetti a contatto con alimenti (MOCA).

In relazione alle partite di animali e merci provenienti dagli altri Stati membri dell’Unione europea sono state segnalate, lo scorso anno, agli UVAC 2.445.808 partite di animali e di prodotti di origine animale. Su tali partite gli UVAC hanno disposto i previsti controlli, effettuati dal personale veterinario delle Asl.
Dal report emerge che sono state respinte 101 partite di merci pari allo 0,2% circa delle partite presentate all’importazione. La percentuale è di poco inferiore a quella dell’anno precedente (0,3%).

I controlli
Il controllo si svolge in modo sistematico, su ogni partita, al fine di verificare la correttezza della documentazione e l’identità del prodotto. L’ispezione sanitaria sulle merci di interesse veterinario viene condotta, invece, con una frequenza di controllo diversa a seconda della tipologia e del Paese di provenienza sulla base delle indicazioni stabilite dalla legislazione dell’UE.
Il report riporta che qualora sia ritenuto opportuno dai veterinari ispettori, oppure in osservanza di specifiche istruzioni ministeriali o dell’UE, il controllo fisico è integrato da un controllo di laboratorio.
La media percentuale del controllo di laboratorio rispetto al totale delle partite sottoposte a controllo fisico è stata del 6,5%, percentuale di poco inferiore rispetto a quella riscontrata nel 2020 (7%).

In relazione alla tipologia di controllo documentale, di identità, fisico, di laboratorio, risultano prevalere, i respingimenti causati da carenze documentali con percentuali analoghe a quelle riscontrate nel 2020: il 48,5% è stato effettuato a seguito di controllo documentale, il 18,8% a seguito di controllo fisico, il 7,9% a seguito di controllo d’identità, il 5% a seguito di controllo di laboratorio ed il restante 19,8% per altri motivi.

pdfReport_attività_PCF_e_UVAC_2021