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CONFERENZA STATO REGIONI

Sanità animale, un altro rinvio sulle misure di emergenza

Sanità animale, un altro rinvio sulle misure di emergenza
E' stato nuovamente rinviato l'Accordo Stato Regioni che detterà misure nazionali uniformi per fronteggiare le emergenze attraverso un riordino della governance veterinaria centrale e territotoriale.


L'Accordo riguarda lo schema di decreto legislativo (Atto 382) e in particolare l’individuazione delle misure di emergenza richieste dagli articoli 257 e 258 del Regolamento (UE) 2016/429. Si tratta delle misure di emergenza che l'Unione Europea chiede all'autorità competente di adottare in caso di un focolaio di malattia elencata, di malattia emergente oppure di un pericolo, a seconda che si siano verificati nel proprio territorio nazionale o in un altro Stato Membro.

La Conferenza Stato-Regioni è chiamata a raggiungere un Accordo sulle modalità "uniformi sul territorio nazionale" da porre in essere, attraverso un percorso di ristrutturazione della governance veterinaria nazionale che passa per tre azioni definite dalla Legge 53/2021 (Legge di Delegazione Europea 2019-2020):
- la ridefinizione della composizione e delle funzioni del Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali;
- la definizione di una rete tra i responsabili dei servizi veterinari individuati dalle regioni e dalle province autonome, coordinata dal Capo dei servizi veterinari nazionali, diretta a organizzare e razionalizzare le misure di emergenza in materia di sanita' animale;
- la predisposizione di un piano di emergenza nazionale di eradicazione in caso di focolaio di una malattia elencata nel regolamento (UE) 2016/429 o di una malattia emergente o di insorgenza di un pericolo che puo' probabilmente comportare un grave rischio per la sanita' pubblica o animale;

Rinviato anche il parere sull'Atto 382, lo schema di decreto legislativo in materia di prevenzione e controllo delle malattie animali trasmissibili agli animali o all’uomo, che adegua l'ordinamento nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/429.