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IL TESTO DEL PARERE

Tirocinio curricolare, Regioni: escludere le professioni

Tirocinio curricolare, Regioni: escludere le professioni
In audizione a Montecitorio, la Commissione Istruzione della Conferenza delle Regioni ha esposto "perplessità" sul testo unificato riguardante i tirocini curricolari retribuiti.


"Specificare che le disposizioni non si applicano alla formazione obbligatoriamente richiesta per l’esercizio di attività e professioni”. Lo chiede Claudio Di Berardino, Assessore della Regione Lazio, a nome delle Regioni. In audizione alla Camera sui tirocini curriculari, Di Berardino ha esposto le richieste e le "perplessità" della Conferenza delle Regioni.

“Il testo unificato all’esame della Camera dei deputati- ha dichiarato-  abbraccia ogni tipo di tirocinio curricolare, anche quelli finalizzati al conseguimento di una qualifica professionale, ma poi la disciplina sembra far riferimento esclusivamente ai tirocini attivati in ambito scolastico ed universitario". Le Regioni suggeriscono in prio luogo un distinguo fra lo strumento del tirocinio extracurriculare e del tirocinio curricolare:

- il tirocinio extracurriculare si qualifica come esperienza professionalizzante in ambiente produttivo volto all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro;

- il tirocinio curriculare invece si configura come esperienza formativa per giovani frequentanti un percorso di istruzione o formazione, la cui cui finalità primaria non è l’occupazione, bensì l’acquisizione di un titolo/qualifica. Nei corsi di formazione regolamentata, il tirocinio è spesso previsto obbligatoriamente, sia ai fini dell’acquisizione di una qualifica, sia di un’abilitazione all’esercizio di attività o professioni.
Quella delle professioni regolamentate è quindi una partita a parte.

La Conferenza delle Regioni  ha  quindi suggerito di inserire nel Testo unificato un richiamo all'Accordo in materia di tirocini curricolari in caso di formazione regolamentata, oppure un articolo per specificare che le disposizioni non si applicano alla formazione obbligatoriamente richiesta per l’esercizio di attività e professioni.

Oneri a carico del soggetto ospitante- "Perplessità suscita poi l’ipotesi di prevedere oneri a carico del soggetto ospitante perché potrebbe comportare l’indisponibilità all’attivazione dei tirocini"- ha aggiunto il rappresentante delle Regioni. "Prevedere oneri, compresa l’indennità, a carico del soggetto ospitante può portare all’indisponibilità ad ospitare i tirocini, il che avrebbe impatti rilevanti sulla possibilità delle persone di accedere alla formazione, specie quando è obbligatoria".

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