La maxi recinzione anti peste suina africana, nella versione definitiva, coinvolgerà 22 Comuni e la costruzione inizierà dal territorio appenninico.
La Regione Piemonte ha convocato ieri i Sindaci e la Provincia di Alessandria per il primo confronto sulle recinzioni che dovranno arginare l'area infetta da Peste Suina Africana. La struttura è stata descritta (
video) nell'Auditorium del Marengo Museum a Spinetta: “Sarà alta circa 1 metro e 30 centimetri, sarà provvisoria e lunga in tutto 150 chilometri, tra Piemonte e Liguria”, ha specificato il vicepresidente
Fabio Carosso “col via ai lavori scatteranno ulteriori deroghe alle ordinanze".
"Vogliamo confrontarci coi tecnici delle singole amministrazioni per creare meno disguido possibile- ha aggiunto Carosso. "Tra una decina di giorni saranno assegnati gli appalti e da metà maggio inizieremo con gli abbattimenti e, come detto, le deroghe. Sul depopolamento incontreremo ancora Ispra e Governo: gli animali abbattuti all’interno della zona rossa saranno portati direttamente nell’inceneritore mentre quelli nella zona cosiddetta “buffer” e di periferia saranno controllati. Se non sono stati contagiati potranno essere inseriti nel mercato del consumo. Contiamo di completare l’abbattimento nella zona rosso entro un anno e mezzo”.
Il tracciato- Il Comune di Molare, insieme al vicino Ponzone, saranno i primi - tra Ovadese e Acquese- a vedere avviati i lavori della barriera che dovrà contenere i cinghiali e permetterne l’abbattimento massiccio. Al contempo, i cantieri apriranno anche in alta Val Borbera, a Mongiardino Ligure e Rocchetta Ligure.
«Sono le aree della provincia – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura
Marco Protopapa – maggiormente interessate dalla presenza di casi di cinghiali trovati positivi alla Psa. I lavori saranno assolutamente condivisi con i sindaci per accogliere le loro osservazioni come e dove installare la recinzione nei loro territori».
I cantieri inizieranno dalle due aree appenniniche per poi scendere verso la pianura. Tra Ovadese e Acquese interesseranno i Comuni di Molare, Ponzone, Cavatore, Acqui, Strevi, Rivalta Bormida, Montaldo Bormida e Predosa. La barriera proseguirà verso Fresonara e Basaluzzo, poi Pozzolo, Tortona, Villalvernia, Cassano, Sardigliano, Stazzano, Borghetto, Cantalupo, Rocchetta, Albera e Mongiardino. «È un percorso indicativo – precisa Protopapa – con una lunghezza non definita proprio perché molto dipenderà dalle indicazioni del territorio. Si lavorerà a tratti anche per rendere più facile il reperimento del materiale. Le imprese contattate hanno fatto presente che con grossi ordinativi ci sarebbero problemi».
L’assessore sostiene che i cantieri potrebbero partire fra quindici giorni.
In base all'ultimo aggiornamento epidemiologico, nella “zona di protezione II (area infetta) i casi sono 69 in Piemonte e 44 in Liguria.