Solidarietà alla Dirigente Veterinaria gallurese Laura Pilo, vittima di un attentato incendiario. Il comunicato della Asl.
Il notiziario Olbianova.it riferisce di un atto intimidatorio subito dalla Dirigente Veterinaria Laura Pilo, che la scorsa fine settimana ha visto incendiata la propria auto. Una prassi criminale tristemente nota e diffusa per minacciare i Veterinari Ufficiali per condizionarne l’attività ispettiva. Tempestiva la nota della Direzione della Asl della Gallura e della Direzione del Dipartimento di Prevenzione e Sanità Animale che “esprimono la propria solidarietà alla dottoressa anna Laura Pilo, dirigente veterinaria che opera in questa Asl per l’atto intimidatorio di cui è stata fatta oggetto”.
L'Associazione Nazionale dei Medici Veterinari Italiani si unisce alle parole di solidarietà e di condanna, sia all'indirizzo della Collega che dei Servizi Veterinari locali. Le Direzioni, "nel sottolineare la professionalità, competenza ed equilibrio della dottoressa Pilo- tra le migliori a disposizione della Gallura- respingono con decisione il tentativo di condizionale l’attività dei Veterinari pubblici con atti criminali".
I Servizi Veterinari- continua la nota riportata da Olbianova- in tutti questi anni hanno operato nella sanità pubblica veterinaria facendo leva sulle indiscusse capacità di gestire con il giusto equilibrio gli obiettivi di prevenzione con quelli di repressione previste dalle norme europee nazionali e regionali al fine di consentire una regolare attività di controllo ufficiale lungo tutta la filiera agro-alimentare garantendo la salute degli animali e la sicurezza alimentare nell’interesse soprattutto delle categorie più fragili di cittadini (anziani,bambini, ecc.) noncheè la corretta corresponsione dei premi comunitarie e uno sviluppo economico del comparto zootecnico sempre più eco-sostenibile”.
Per la nuova legge contro le violenze ai sanitari, il fatto di commettere intimidazioni o minacce, aggressioni fisiche o verbali, in relazione all'esercizio professionale costituisce una aggravante penale.
Foto: Olbianova.it