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FALCONERIA E CAMPIDOGLIO

I falchi: dissuasori naturali dei gabbiani

I falchi: dissuasori naturali dei gabbiani

Intervento di Marco Bedin (Coordinamento Unesco per la Falconeria) sul benessere del falco a scopo di "bird control".

Si chiama bird control ed è un metodo naturale basato sulla dissuasione nei confronti dei volatili cosiddetti nocivi: gabbiani nel caso di Roma Capitale, di cui si sta parlando molto in questi giorni, altre volte piccioni, cormorani, storni, ecc.

Spiega il dottor Marco Bedin, Medico Veterinario tra i massimi esperti in Italia di rapaci e componente del Coordinamento Unesco per la Falconeria: “Il bird control prevede la presenza sul posto di rapaci che, con il loro volo e la loro presenza, intimoriscono i volatili. I rapaci dissuadono gli altri volatili dal tornare sul posto a nidificare. Ovviamente,  devono essere liberi di muoversi e di volare e, sotto la supervisione del falconiere, di spostarsi o “ricomparire” all’improvviso. Ecco l’azione di dissuasione- spiega Bedin.

Questa tecnica viene ripetuta nel tempo, “prima con regolarità e poi a cadenze periodiche e infine con imprevedibilità- aggiunge- e questo fa sì che i nocivi arrivino a considerare l’area non sicura e si allontanino fino a non frequentarla più”.

Nei progetti di bird control possono essere utilizzati con effetti di dissuasione varie specie come aquile reali Falchi di Harris, falchi pellegrini e altri falchi, riferisce l’esperto. “Nei progetti di bird control i falchi sono liberi – prosegue Bedin- ma per sapere in ogni momento dove si trovano, prima della loro liberazione in volo vengono dotati di radiotrasmettitori o, più di recente, di sistemi satellitari GPS. Certamente, conclude, se rimanessero stabilmente legati sul posto la tecnica di dissuasione non solo non sarebbe efficace ma anche contraria al benessere animale”.

Secondo il dottor Bedin, i rapaci svolgono una funzione più efficace dei suoni d’allarme, perché i volatili si adattano facilmente al segnale, all’inizio ne sono spaventati, ma poi capiscono che non succede niente per cui rimangono sul posto rendendo inefficace il metodo del segnale acustico”.

La falconeria è riconosciuta come patrimonio immateriale dall’Unesco e lo Stato italiano, tra i firmatari del riconoscimento, tutela questa pratica. Il Coordinamento Unesco di cui fa parte Bedin sta lavorando a un documento sul benessere e sulla gestione dei rapaci. Tra i documenti scientifici alla base dei lavori, ci sono anche linee guida della SIVAE, la Società Italiana Veterinari per Animali Esotici di cui Bedin è Past President.

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