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REG (UE) 2016/429

Marabelli: obbligo di autocontrollo apre "nuova era"

Marabelli: obbligo di autocontrollo apre "nuova era"
"Entro la fine di quest’anno per gli allevatori italiani inizierà una nuova era”. Lo dichiara Romano Marabelli (OIE) al quotidiano Repubblica, spiegando i punti cardine del cambiamento.


Il nuovo regolamento comunitario conosciuto come Legge di Sanità animale entrerà completamente in applicazione entro la fine del 2022 e segnerà un cambio di passo nell'allevamento nazionale e nella sicurezza alimentare. In cosa consista questo "cambio di passo" è il tema dell'intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica dal professor Romano Marabelli consigliere del direttore generale dell’Oie (Office International des Epizooties).

Veterinario aziendale e Classyfarm- Marabelli spiega che l’obiettivo della normativa "è quello di aumentare la responsabilità dell’allevatore attraverso un meccanismo di autocontrollo" e che "l’Italia ha individuato nel veterinario aziendale la figura che può meglio assolvere a questo obbligo di autocontrollo. Il nostro Paese ha inoltre introdotto il sistema Classyfarm, che aiuta gli allevatori a capire quale punteggio hanno rispetto a determinati obiettivi, come per esempio quello relativo all’utilizzo dei farmaci e del benessere animale".
" Non è un caso - aggiunge- che la strategia europea in campo alimentare sia stata denominata Farm to fork, ovvero dal campo (o dalla stalla) fino alla tavola. L’obiettivo ultimo della nuova legge è quello di innescare un circolo virtuoso di cui possano beneficiare tutti gli attori della filiera alimentare".

Risolvere e prevenire- Oltre a dotarsi di un veterinario aziendale, le aziende "dovranno effettuare esami di laboratorio, ridurre l’utilizzo di antibiotici e predisporre sistemi di sicurezza, quali per esempio l’installazione di recinzioni e zanzariere o la programmazione di disinfestazioni. Ogni allevatore - puntualizza Marabelli- deve dunque individuare i punti critici del suo processo di produzione e risolverli". La maggiore responsabilizzazione dettata dalle nuove regole fa sì che "gli allevatori hanno diritto ai rimborsi, nel caso in cui vengano colpiti da malattie, solo se dimostrano di aver fatto il possibile per prevenirle".

Uno sforzo organizzativo ricompensato - "All’inizio sarà richiesto uno sforzo riorganizzativo ed economico da parte degli allevatori, che saranno però ricompensati nel medio-lungo periodo da minori perdite di animali e da una maggiore fiducia da parte dei consumatori". Non dimentichiamo, per esempio, che i farmaci veterinari sono molto cari e poterne fare a meno rappresenta un importante risparmio. Gli allevamenti intensivi diventeranno semi-intensivi, quelli rurali dovranno invece ammodernarsi. I consumatori dovranno riconoscere, anche economicamente, che gli sforzi compiuti dagli allevatori portano a una maggiore sicurezza alimentare e benessere degli animali. Nel suo complesso l’intera filiera vedrà crescere la sua qualità.

Dall'Europa all'Italia- La nuova legge di sanità animale è nata nel 2014 "sotto la presidenza di turno italiana del Consiglio dell’Unione Europea" ricorda Marabelli.  Oggi, il governo italiano sta completando la decretazione di adeguamento nazionale secondo i principi legislativi indicati dal Parlamento. La scadenza per l'adozione dei decreti legislativi è l'8 maggio 2022, alla quale farà seguito la normativa di attuazione.