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RISCHIO AGRICOLO

PAC e polizze contro i danni da avversità naturali

PAC e polizze contro i danni da avversità naturali
Dagli indennizzi alle polizze agricole: le avversità catastrofali, fra cui quelle clilmatiche, impongono una diversa gestione del rischio. Blasi (Mipaaf): pronti 350milioni di euro dalla PAC.


I disastri naturali "aumentano progressivamente di numero, intensità e conseguenze" e quindi "il settore agroalimentare "va indirizzato verso il modello americano". L'ha spiegato oggi il Ministro dell'Agricoltura Stefano Patuanelli, intervenuto ad Assisi al convegno nazionale sulla gestione del rischio in agricoltura. Il presidente di ISMEA, Angelo Frascarelli,  ha annunciato una sperimentazione, già da quest'anno.

Per "educare alla cultura della gestione del rischio gli imprenditori agricoli", il Mipaaf mette a disposizione nel 2022 quasi 700 milioni di euro all'anno. "Si punta a creare una rete di sicurezza per i circa 700.000 agricoltori italiani, specialmente per quei settori dell'agroalimentare che in molti territori del Paese sono sotto-assicurati e non assicurati"- ha detto il Ministro- che parla di un comparto a "bassa marginalità ed elevata fragilità".

Il Direttore del Dipartimento Politiche europee e Sviluppo rurale Giuseppe Blasi, ha sottolineato l'importanza del Fondo mutualistico nazionale per le avversità catastrofali, "uno strumento innovativo a livello nazionale ed europeo- ha spiegato- che metterà a disposizione una parte dei pagamenti della PAC, pari a 350 milioni di euro, a partire dal 2023 per attivare gli strumenti a copertura delle perdite dovute alle catastrofi naturali.

"Il Fondo è stato inserito per la prima volta nel Piano di Gestione del Rischio 2022, ed è la più importante novità nel panorama europeo per quanto riguarda la gestione del rischio agricolo- ha detto Blasi. È stato complicato arrivare alla modifica dei regolamenti comunitari ed è stato molto complesso convincere la Commissione Ue sulla bontà di questo strumento".

"Tutti i soggetti percettori dei pagamenti diretti Pac subiranno dal 2023 un 3% di prelievo e tutti questi soggetti beneficeranno del Fondo in caso di eventi catastrofali. Questo 3% - ha continuato Blasi - sarà versato nel Fondo di nuova istituzione e ciò varrà 105 milioni annui. Si tratta della quota privata di contribuzione al Fondo. A ciò si affianca una quota pubblica, pari al 70%, attraverso un nuovo intervento che è stato inserito nel Piano Strategico Pac consegnato a Bruxelles. Parliamo di altri 245 milioni di euro annui per un totale di 350 milioni di euro totali annui che serviranno per attivare gli strumenti del Fondo".
"Il Fondo Nazionale - ha proseguito- dovrà agire in sinergia con gli altri strumenti di gestione del rischio, vanno aumentati i soggetti che si rivolgono alle compagnie di assicurazione per le polizze agevolate" ha detto. "Dovremo inoltre trovare il modo di sostituire progressivamente il Fondo di Solidarietà Nazionale. Quel Fondo va riformato. Negli ultimi anni il Parlamento è intervenuto troppe volte con deroghe e gli interventi ex post sono la negazione del sistema assicurativo. La sfida più importante però è quella tecnologica" ha sottolineato Blasi, scandendo bene le parole. "Non possiamo gestire uno strumento come il Fondo Nazionale sulle Avversità Catastrofali senza usare le nuove tecnologie, anche per essere più tempestivi e snellire la burocrazia".

Su quest'ultimo punto è intervenuto anche il direttore generale di Agea, Gabriele Papa Pagliardini: "La modalità di accertamento del danno - ha detto - non potrà essere classica, la visita in campo puntuale per ogni azienda in areale di danno. Dovremo usare le nuove tecnologie per supportare il livello d'accertamento".

Con il Piano di Gestione del Rischio 2022 debutta una nuova logica, a spiegarla è stata Simona Angelini, direttore generale Direzione Sviluppo Rurale, Mipaaf: "È un sistema di gestione del rischio completo - ha detto - che si sviluppa su tre livelli. Sul primo livello c'è il Fondo, una copertura obbligatoria. Sul secondo livello ci sono le polizze agevolate, i Fondi di Mutualizzazione e Ist. Su un terzo livello ci sono le misure di prevenzione e mitigazione, risk assessment e gli interventi ex post".

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