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Salvare gli antibiotici, ENPA sostiene la petizione di ANMVI

Salvare gli antibiotici, ENPA sostiene la petizione di ANMVI
L'Ente Nazionale Protezione Animale aderisce alla petizione "Salviamo gli antibiotici per salvare gli animali" e invita a firmarla con un post su Facebook.

Perchè una mozione come quella presentata dall'eurodeputato Martin Hausling è perchè la Commissione ENVI l'ha appoggiata? Antiscientifica e politica la prima. Viziata da superficialità la seconda (ben 22 gli eurodeputati astenuti su un tema così dirimente come il destino delle cure essenziali agli animali).

Soluzioni estreme nella lotta all'antimicrobico-resistenza- che mettono a rischio la salute e il benessere degli animali- non possono incontrare il favore dei Medici Veterinari, dei Ricercatori e nemmeno dei protezionisti che si riconoscono nell'Ente Nazionale per la Protezione Animale (ENPA) che oggi pubblica sulla propria pagina Facebook l'adesione alla petizione dell'ANMVI e invita a firmare per chiedere agli Eurodeputati italiani di respingere la mozione Housling.

La Presidente Carla Rocchi aveva anticipato l'adesione di ENPA nel corso di una diretta streaming di YouPet TV con Marzia Novelli. In quella stessa puntata, le ragioni a sostegno di terapie antimicrobiche essenziali sono state analizzate con il prof. Luigi Bonizzi (UniMi)  e con il Presidente Marco Melosi.

Il diritto agli antibiotici essenziali da parte dei Medici Veterinari non pregiudica la strada già tracciata per un uso razionale e tendente alla riduzione secondo i target fissati dalla Commissione Europea e dall'Italia. La Presidente Rocchi ha incoraggiato i Medici Veterinari a far sentire di più la loro voce a favore di processi virtuosi per il benessere animale, specie di quelli allevati.

Quanto al voto di luglio in ENVI, Carla Rocchi ha riferito di contatti con l'On Eleonora Evi, una delle tre parlamentari italiane che ha votato a favore della mozione, sulla base - ha fatto sapere- di un passaggio del testo che consente deroghe al trattamento sul singolo animale. Una ipotesi già valutata durante l'elaborazione del Regolamento 2019/6 sui medicinali veterinari, ma accantonata perchè restringerebbe di molto i casi di applicabilità. Secondo EPRUMA, infatti, i trattamenti di gruppo non possono essere evitati e il trattamento singolo può risultare stressante oltre che pregiudizievole per gli altri capi. Inoltre, il Regolamento 2019/6 non consentirebbe di fare eccezioni per gli animali non produttori di alimenti.


La puntata si può rivedere qui.