La Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari (Dgsaf) ha sospeso alcune misure, "ma non per quanto attiene allo spostamento dei richiami vivi".
L'On Maria CristinaCaretta (FdI) chiede al Ministro della Salute "per quale motivo non siano state allentate le misure in materia di impiego dei richiami vivi". Il riferimento è alla nota del 31 maggio, con la quale la Direzione generale ha sospeso alcune misure di contrasto dell'influenza aviaria, in ragione della favorevole evoluzione epidemiologica.
"Data l’assenza di ragionevoli e comprovate situazioni di necessità e di urgenza", la deputata chiede la sospensione anche delle restrizioni sui richiami vivi. Nel testo della sua interrogazione parlamentare, l'On Caretta, cacciatrice, evidenzia che le misure ora allentate risalgono ai primi focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità (H5N8) riscontrati nei Paesi Bassi, focolai - afferma la deputata- "che coinvolgevano aree estremamente lontane dai confini nazionali".
Mantenere le restrizioni sui richiami vivi, alla luce del quadro attuale, sarebbe una misura "sproporzionata".
E' sufficiente- sostiene l'interrogante- il protocollo operativo con il quale i cacciatori "garantiscono tracciabilità e rintracciabilità dei richiami vivi, prevedendo apposite pratiche di biosicurezza atte ad escludere il contatto diretto ed indiretto tra i richiami utilizzati per la caccia ed altro pollame, nonché disponendo appositi controlli sanitari sui volatili rinvenuti morti o abbattuti a fine stagione venatoria".