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RACCOMANDAZIONI DEL PHE

Brucella canis, il Regno Unito valuta il rischio d'importazione

Brucella canis, il Regno Unito valuta il rischio d'importazione
Crescono i casi di brucellosi canina accertati nel Regno Unito. Casi di importazione soprattutto dalla Romania ma non solo. Informativa del PHE con raccomandazioni ai Medici Veterinari.



Sull'aumento di casi di Brucella canis nei cani importati nel Regno Unito, il Chief Veterinary Officer ha pubblicato una lettera su VetRecord in cui analizza il rischio di ingresso sull'Isola. La riprende la British Veterinary Association (BVA) per ricordare che dall'estate del 2020  c'è stato un marcato aumento di casi di Brucella canis  (oltre 40 casi fino ad oggi, a fronte di soli 2 casi prima del 2020) e che tale circostanza ha spinto le autorità sanitarie a pubblicare una valutazione del rischio.

Una dichiarazione di Public Health England (PHE) fornisce raccomandazioni ai Medici Veterinari e alle organizzazioni che importano cani da paesi in cui la malattia è endemica. Il rischio di esposizione a Brucella canis è principalmente dato dal potenziale contatto con materiali contaminati, in particolare associati alla riproduzione e al parto, ma anche urina, sangue e saliva del cane.
Le raccomandazioni del servizio sanitario (PHE) per le strutture veterinarie riguardano l'eventuale riscontro nei cani di segni clinici riconducibili ad una  possibile infezione da Brucella canis. Il porfessionista che assiste il paziente dovrà utilizzare DPI appropriati e prendere in considerazione il prelievo di campioni per un test di laboratorio, preavvisando sulla natura del sospetto affinchè il laboratorio adotti  misure di biosicurezza appropriate. Per gli animali positivi al test le autorità sanitarie britanniche suggeriscono di considerare l'opzione eutanasia o la sterilizzazione con trattamento antibiotico pre e post operatorio.

I potenziali proprietari vanno sensibilizzati rispetto al rischio di infezione da Brucella canis nei cani importati da paesi endemici. Incoraggiato il test preventivo per Brucella canis per i cani nel paese di origine prima dell'importazione nel Regno Unito. Pur essendo la Romania la principale fonte di cani importati nel Regno Unito, PHE ricorda che Brucella canis è presente in altri Stati membri dell'UE, pertanto le organizzazioni che importano cani vengono incoraggiate ad eseguire un pre-screening prima dell'importazione.

Nel Regno Unito non è stato segnalato nessun caso nell'uomo per contatto con un cane infetto. Anche l'impatto dei cani positivi a Brucella canis sulla popolazione canina inglese è rimasto sotto controllo.

In Italia è stato registrato un focolaio di Brucella canis in un allevamento in provincia di Ancona. La deputata marchigiana ed ex sottosegretaria al Mise Alessia Morani (Pd) ha recentemente reso noto di averne parlato con il Ministro Roberto Speranza he "sta vagliando delle possibili soluzioni".Secondo Morani la soluzione potrebbe essere una convenzione, tra ministero, Regione Marche, Comune e associazioni animaliste. Una convenzione che dovrebbe avere una durata "ultra decennale" e dovrebbe essere gestita con una modalità organizzativa «che metta in sicurezza i cani, garantisca che siano curati in maniera adeguata, che consenta di circoscrivere l'epidemia e che permetta al Comune le attività ordinarie di bilancio che oggi sono assorbite da questa emergenza".
Sul caso è stata presentata una interpellanza parlamentare in attesa di risposta.


Brucella canis – What vets need to know

Brucella canis in dogs in the UK