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OPERAZIONE "CAPPUCCETTO ROSSO"

Ibridazioni, sequestrati incroci fra lupo e cane lupo cecoslovacco

Ibridazioni, sequestrati incroci fra lupo e cane lupo cecoslovacco
Sequestri e indagini dei Carabinieri Cites sulle ibridazioni fra lupo e cane lupo cecoslovacco. Collaborazione con Enci che congela la posizione di alcuni soggetti nel libro genealogico.


E' in corso l'operazione "Cappuccetto Rosso". I militari del Reparto Operativo Carabinieri CITES, il 15 aprile scorso, hanno eseguito un decreto di perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica di Viterbo presso un allevamento di Cani Lupo Cecoslovacchi che ha portato al sequestro di  23 esemplari, " le cui caratteristiche genetiche e fenotipiche sono riconducibili a lupi selvatici (Canis lupus sp) ovvero ad incroci fra le due specie". Alcuni esemplari posti sotto sequestro, tre femmine e nove cuccioli, sono stati trasferiti presso il Parco Faunistico “Monte Amiata”. Lo riferisce una nota del Comando Carabinieri Citers.

Gli illeciti e le conseguenze- Le fattispecie di reato ipotizzate sono la detenzione illegale di specie particolarmente protette dalla CITES e la loro tenuta in condizioni non compatibili con la loro natura. Una persona è stata deferita all’Autorità giudiziaria. L’attività dei Carabinieri forestali ha messo in evidenza l’illecita prassi compiuta da alcuni allevatori di incrociare cani di razza lupo cecoslovacco con esemplari di lupo selvatico, per migliorarne le caratteristiche genetiche e morfologiche. "I cuccioli nati da tali incroci, che possono costare fino a 3.000 euro, sono destinati alla vendita a cittadini privati - prosegue la nota stampa dei Carabinieri- e potenzialmente possono costituire un pericolo per l’incolumità pubblica, considerato che sono esemplari con forti caratteristiche di selvaticità".

Il ruolo dell'Enci- L'operazione si è svolta con la collaborazione del Nucleo CC CITES di Civitavecchia.  Alle attività ha partecipato anche l’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) che ha contribuito al riconoscimento della specie, riferendo di "prestare da mesi, con il doveroso e responsabile riserbo, la propria collaborazione tecnica ai Carabinieri al fine di individuare le ibridazioni e di tutelare il lavoro di tanti allevatori che correttamente selezionano la razza".

In attesa degli sviluppi dell’indagine, l’Ufficio Centrale del Libro ha congelato la posizione di alcuni soggetti e delle loro discendenze al Libro genealogico. L'Enci ribadisce il proprio ruolo di "stretto collaboratore degli organi inquirenti, secondo le proprie competenze, al fine di sostenere l’allevamento cinofilo italiano, che è improntato - conclude la nota- alla consapevole e responsabile selezione e al rispetto del benessere dei cani e di tutte le specie animali".

In Italia si contano oltre 100 allevamenti di cani appartenenti alla razza lupo cecoslovacco, un cane di taglia medio-grande appartenente al gruppo dei pastori e bovari.