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SANITA' ANIMALE NEL MEDITERRANEO

Remesa ha un nuovo centro operativo all'IZS di Palermo

Remesa ha un nuovo centro operativo all'IZS di Palermo
Aperto all’Istituto Zooprofilattico di Palermo il nuovo ufficio per la cooperazione internazionale mediterranea: “Stor: Scientific & Technical Office Remesa”.


Battesimo con la Direttrice Generale dell'OIE, Monique Eloit, per il nuovo centro "Remesa" (Réseau Méditeranéen de Santé Animal) di Palermo, per la cooperazione internazionale mediterranea. Ad inaugurarlo, giovedì scorso, sono stati i vertici della Regione Siciliana e l'IZS della Sicilia. “Si tratta di un evento di importanza storica senza precedenti- ha dichiarato Francesco Mercadante - poiché è stata affidata alla città di Palermo una sede operativa, che vuol dire rigenerazione delle linee di comunicazione in ambito scientifico, mettendo in atto un’alleanza virtuosa tra ricercatori dei 15 paesi mediterranei.

“Con questo progetto coinvolgiamo la salute animale, la salute umana e anche l’ambiente“ - ha dichiarato Monique Eloit, in Italia dal 15 al 18 marzo, per una visita di cooperazione istituzionale con l'Italia uno dei Paesi fondatori dell'OIE (Organizzazione Mondiale della Santià Animale- Office Internationale des Epizoozies).

La sorveglianza epidemiologica, la diagnostica precoce, la lotta alle malattie transfrontaliere e la ricerca tecno-scientifica sono i principi ispiratori del progetto. Il Capoluogo siciliano diventerà sede operativa nel campo della sorveglianza epidemiologica e della lotta alle malattie transfrontaliere.

Remesa (Réseau Méditeranéen de Santé Animal) è uno strumento di collaborazione nel campo della sanità animale tra 15 Paesi mediterranei, 6 dei quali nordafricani (Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Mauritania, Egitto), 2 del Medio Oriente (Libano, Giordania), 7 del’Europa meridionale (Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Malta, Cipro).

Alla manifestazione presente anche l‘assessore regionale della Salute, Ruggero Razza (foto). La Regione ha stanziato un contributo finanziario di 10 milioni di euro per la realizzazione di un laboratorio di livello internazionale, anche in vista della Conferenza Internazionale dell'OIE che nel 2022 si terrà a Catania.

"Questo accordo- spiega Salvatore Seminara, Commissario Straordinario IZS Sicilia- rappresenta un passo decisivo per la Sicilia e per tutta la Regione Mediterranea, per tutto quello che è il cambiamento del mondo. La Sicilia non deve essere più terra di frontiera, ma terra di controllo e di sicurezza della sanità, fare attenzione al surriscaldamento globale e del mediterraneo, le specie aliene, le malattie transfrontaliere. Il controllo sanitario deve essere un momento di scambio e non di barriera e parlo dei migranti e soprattutto della fauna, della flora, e di tutto ciò che rappresenta questa fascia, cioè l’area paleartica (del nord) e l’area etiopica. Serve collaborazione e cooperazione affinché migliorino anche le pandemie, perché oggi è arrivata dalla Cina, domani potrebbe arrivare dal centro dell’Africa”.

“Un evento che stabilisce una relazione tecno- scientifica tra il Ministero della salute, l’hub di palermo Ufficio Remesa e tutti i paesi del Mediterraneo - dichiara il direttore generale del Dgsaf del Ministero della Salute, Pierdavide Lecchini. "L’accordo -ha aggiunto- rinnova l’impegno a lavorare insieme con l’organizzazione mondiale della salute animale per i prossimi quattro anni”.

La visita della DG OIE, in Italia con il Consigliere e Portavoce Romano Marabelli, ha fatto tappa anche all'IZSAM e al Ministero della Salute per concludersi oggi alla Farnesina.

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