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'NON SEDETEVI'

Michela Conterbia (SIVAR): lettera a giovani buiatri

Michela Conterbia (SIVAR): lettera a giovani buiatri
La carenza di buiatri sta assumendo connotati europei. Eppure l'esercizio professionale, in Italia, è ancora in grado di invertire la rotta e di infrangere i luoghi comuni.

Scrive ai giovani buiatri Michela Conterbia, Segretario della Società Italiana Veterinari per Animali da Reddito (SIVAR). E' la sua una lettera di riflessioni per chi inizia la professione del Medico Veterinario in un settore a torto considerato di prerogativa maschile, specialmente in un'epoca ad elevata digitalizzazione che evolve verso la zootecnia di precisione e requisiti di competenza pratica a sempre maggiore apporto scientifico-intellettuale.

Donne e giovani, le due categorie della professione più frequentemente osservate con il velo dei luoghi comuni, sono in realtà ben presenti e motivate.  E in SIVAR, dove da sempre hanno spazio, si coltiva quella filosofia di incoraggiamento allo sviluppo professionale che Conterbia, buiatra libera professionista, ha tradotto in una lettera aperta per Ruminantia.

Lettera ai giovani buiatri
di Michela Conterbia

Il buiatra nell’allevamento moderno ha un ruolo estremamente importante e qualificante. Oggi più che mai la nostra figura può contribuire alla grande evoluzione che il comparto zootecnico sta affrontando, effetto di un radicale mutamento della politica agricola europea.

Cari giovani buiatri, ogni collega dovrà ammettere che dal momento della laurea a quando si è sentito a proprio agio nel mondo del lavoro, svolgendo appieno il ruolo del buiatra, è trascorso del tempo. Questo è successo a tutti, anche a chi vi scrive!

Dovete accettare che in cinque anni di intensa formazione universitaria non era forse possibile chiederci ulteriori sforzi per formarci in modo più specializzato e, va da sè, che i primi anni di lavoro servono ad acquisire professionalità. In quest’intento vi direi di non abbattervi per le difficoltà che ci saranno perchè il settore richede un’elevata specializzazione.

Il lavoro del Veterinario buiatria di oggi è incentrato sulla “medicina di mandria“, ovvero sul riscontro di informazioni cliniche di più capi o di un gruppo produttivo, o sull’analisi dei dati produttivi e sanitari di un gruppo o dell’intera mandria, che portano il buiatra, in seguito a ragionamenti e competenze acquisite, a gestire al meglio la sanità dell’intero allevamento o di un particolare settore produttivo.

Nella gestione sanitaria dell’allevamento il buiatra esprime appieno le conoscenze e le capacità strategiche apprese negli anni, per questo motivo questa mansione è estremamente qualificante ed appagante. E’ per noi enorme soddisfazione percepire che i clienti in situazioni critiche, con grande fiducia e a conferma del buon lavoro fatto nel tempo, ci affidano la loro fonte di reddito e le loro risorse. Questo è però un ruolo di enorme responsabilità, che si apprende lentamente e che riserva sempre nuove esigenze di specializzazione.

Vi direi di non esporvi troppo presto ad una professione di grande responsabilità, ma di affiancarvi ad altri colleghi accettando di apprendere il lavoro progressivamente e per gradi.

Ci sono per fortuna alcune mansioni facenti parte del nostro ruolo che possono essere acquisite più rapidamente di quelle appena descritte.

Per intraprendere questa strada è fondamentale che voi giovani buiatri dimostriate di essere a vostro agio in allevamento.

Per questo motivo vi direi di cercare di recarvi ogni giorno possibile in allevamento, affiancandovi ad un collega con esperienza. Vi consiglierei di leggere numerose riviste del settore o di seguire i corsi che sono a disposizione di noi buiatri, in questo modo sarete agevolati quando sarete in campo e avrete anche argomenti di confronto con il cliente.

I prelievi, l’esecuzione dei protocolli vaccinali già assodati, le terapie farmacologiche, alcune visite cliniche possono essere affrontate per prime o richiedono meno tempo per dominarle appieno.

Per contro però non sedetevi, cercate col tempo di acquisire una vostra autonomia decisionale, cercate di mettervi sempre alla prova, anche nelle mansioni più complesse come la ginecologia, la chirurgia o la gestione sanitaria; queste saranno nuova linfa e stimolo per migliorare.

La professione del buiatra è impegnativa, emotivamente coinvolgente, e richiede tanta sensibilità nei confronti degli animali… non deve essere da meno di quella del veterinario clinico di piccoli animali!

Anche nel nostro campo le doti relazionali e le capacità comunicative sono importanti: cercate di spendere pochi minuti, dopo la visita, con il cliente, al fine di creare quel feeling che è fondamentale per poter lavorare insieme.

Il nostro futuro lavorativo sarà in gruppi di collaborazione professionale, quindi fin da subito conviene avere l’umiltà di affiancarsi ad altri.

La formazione, inoltre, dovrà essere continua, sempre nuove professionalità debbono essere aggiunte alle nostre competenze: la medicina veterinaria è un campo vastissimo e riserva sempre nuove possibilità di aggiornamento.

In conclusione, l’ingrediente indispensabile per realizzare il nostro sogno è la passione per questo settore e per questo ruolo, cosa che vi consentirà di non sentire il peso dell’impegno che questa attività richiede e lo stress che ne consegue… e buona fortuna!