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LA CATTURA

Lupo di Otranto, analisi genetiche poi valutazione comportamento

Lupo di Otranto, analisi genetiche poi valutazione comportamento
L'esemplare catturato ieri sera si trova in un centro per la fauna selvatica sul Monte Adone. Analisi genetiche, poi la valutazione del comportamento.


Il lupo di Otranto è gia stato trasferito al Centro Tutela Fauna di Monte Adone, vicino Bologna. Un Centro- fa sapere il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa- "che come Ministero conosciamo bene e dove esiste un’area specifica dove potrà convivere con altri esemplari della sua specie, lontana dal pubblico”.

La cattura è stata operata ieri sera da personale esperto con competenze biologiche e veterinarie, e di comprovata esperienza nella cattura di lupi, con la collaborazione dei Carabinieri Forestali del gruppo di Lecce e della stazione di Otranto. L’operazione, eseguita alle 22.40 del 14 luglio, è stata condotta dai tecnici del gruppo faunistico del Parco Nazionale della Majella con il supporto dei Carabinieri Forestali e in costante contatto con ISPRA. L’intervento, concordato con la Regione Puglia aveva ottenuto il parere tecnico favorevole dell’Istituto di Ricerca e Protezione Ambientale e l’autorizzazione del Ministero Ambiente.

"Col suo carattere troppo socievole aveva strappato con un morso il vestito di una bambina e ferito non gravemente una turista mentre faceva jogging"- prosegue il Ministro Costa.“Noi, come istituzione, dobbiamo sempre garantire la migliore convivenza possibile fra uomo e natura, fra cittadini e animali selvatici". Ricostruendo la vicenda in una nota stampa, Costa spiega che il Comune di Otranto aveva emesso un’ordinanza che proibiva di avvicinarsi all’animale particolarmente socievole, "ma molti turisti hanno continuato a cercarlo e a lasciargli cibo nella vicina pineta. Per questo è stato necessario intervenire, per evitare ulteriori rischi e assicurare il benessere di tutti”.


Il lupo, un maschio di 14 mesi in ottime condizioni fisiche, pesa 29,5 kg e mostra evidenti segni di collare, particolare che sembra confermare il sospetto che si tratti di un animale cresciuto in cattività.L’animale, segnalato da diverse settimane nella spiaggia di Alimini, dove sono presenti diversi resort, tendeva ad avvicinarsi ai turisti, in questa stagione particolarmente numerosi. Nonostante l’ordinanza comunale avesse proibito di avvicinarsi e dare da mangiare, molti turisti avevano preso l’abitudine di cercare il lupo lasciando cibo nelle pinete dell’area, aumentando così il rischio di incidenti.


Attualmente sono in corso le analisi presso i laboratori di genetica della sede ISPRA di Ozzano dell’Emilia per capire se si tratta di un lupo o di un ibrido cane - lupo. Il Ministero dell'Ambiente intende valutare anche il comportamento registrato in cattività. "Solo a valle di tutto questo- conclude il Ministro dell'Ambiente-  si potranno prendere decisioni sul destino dell’animale, il cui benessere non è comunque in discussione”.

*Foto in allegato del Centro Tutela Fauna Monte Adone