• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31331
FASE 2 E SPOSTAMENTI

Giustificabile uscire dalla regione, salvo ordinanze

Giustificabile uscire dalla regione, salvo ordinanze
Più mobilità nella Fase 2, purchè alle stesse condizioni motivate della Fase 1. Giustificabile uscire dalla Regione. Nuova autodichiarazione.

La modifica più significativa della Fase 2 riguarda la possibilità di uscire anche dai territori regionali. In base al DPCM 26 aprile 2020, gli spostamenti saranno possibili
- all’interno della stessa Regione con l’obbligo dell’autocertificazione, per:
- motivi di lavoro
- salute
- necessità
-visita ai parenti, purché sia rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento di almeno un metro
- al di fuori della Regione con l’obbligo dell’autocertificazione per:
- motivi di lavoro
- salute
- urgenza
- per il rientro presso la propria abitazione.

Regione di partenza e di destinazione- Sia il nuovo DPCM che le faq pubblicate sul sito del Governo si soffermano su questa importante novità nella mobilità sociale. Il nuovo modulo di autodichiarazione allo spostamento motivato, richiede l'indicazione della Regione di partenza e di quella di arrivo. Ciò è dovuto alla circostanza che alcuni territori regionali potrebbero disporre condizioni e limitazioni particolari di ingresso, riguardo ai quali è bene informarsi per tempo.
Il nuovo modulo di autodichiarazione ha introdotto l'indicazione della Regione di partenza e di arrivo.

Giustificazioni allo spostamento- Le risposte alle faq sul sito del Governo dicono che "la giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata". Quindi esibendo il tesserino professionale, senza modello di autodichiarazione, per raggiungere il posto di lavoro.
Fra gli spostamenti per motivi di salute, la DGSAF del Ministero della Salute fa rientrare anche i motivi di salute animale. Si veda in proposito la circolare 12 marzo 2020, citata nell'intervista rilasciata ad AISA dal Direttore Generale della Sanità Animale, Silvio Borrello.
Secondo il Direttore Generale Borrello "anche lo spostamento fuori Comune per portare il proprio pet dal veterinario può essere ampiamente giustificato sia per continuità di cura, ma soprattutto perché è un rapporto fiduciario tra proprietario dell’animale d’affezione ed il veterinario. Chiaramente - ha chiarito- non si può legittimare che il pet venga accompagnato da più persone".

Il testo del decreto- (articolo 1, lettera a) "Sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessita' ovvero per motivi di salute e si considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti purche' venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie; in ogni caso, e' fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in una regione diversa rispetto a quella in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; e' in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Circolare ai Prefetti del Viminale- Per chiarire le modalità di compilazione del nuovo modello di autodichiarazione, il Viminale ha inviato una circolare ai Prefetti, in data 2 maggio 2020.
pdfCIRCOLARE_AI_PREFETTI_DEL_2_MAGGIO_2020.pdf1.2 MB
pdfNUOVO_MODELLO_DI_AUTODICHIARAZIONE_4_MAGGIO_2020.pdf780.03 KB