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TRIBUNALE DI TERAMO

Indagine Sheep, NAS: divieto di dimora per Veterinario Asl

Indagine Sheep, NAS: divieto di dimora per Veterinario Asl
I fatti risalgono al 2017, in seguito agli eventi sismici e all’emergenza maltempo. Irregolarità nell'identificazione dei capi avviati alla macellazione.

I Carabinieri del NAS di Pescara hanno eseguito tre misure cautelari personali emesse del GIP del Tribunale di Teramo nei confronti di tre persone: "responsabili di numerosi reati tra cui quelli di falso materiale e ideologico, frode in commercio, commercio di sostanze alimentari nocive, simulazione di reato, omissione di atti d’ufficio".  I provvedimenti hanno riguardato il responsabile e di un dipendente di uno stabilimento di macellazione della Provincia di Teramo - finiti agli arresti domiciliari- e di un Veterinario in servizio al Dipartimento di Prevenzione della ASL di Teramo, sottoposto al divieto di dimora nella medesima Provincia.

Verifiche sulle macellazioni post emergenza - I provvedimenti cautelari sono stati eseguiti il 28 maggio al termine di una indagine denominata “Sheep”, iniziata nel 2017, con i primi accertamenti del NAS abruzzese e dai Carabinieri di Pescara per mappare e censire i danni e le aziende zootecniche effettivamente coinvolte dall'emergenza sismica e idrogeologica. Le indagini -coordinate dalla Procura della Repubblica di Teramo- erano  tese a fare chiarezza sulla correttezza e regolarità della macellazione di capi ovi-caprini e bovini.

Responsabilità del macello- Sono state accertate responsabilità a carico degli operatori del macello, ai quali  vengono contestate "numerose condotte illecite, consistenti nella manomissione di marche auricolari di capi destinati alla macellazione al fine di sottrarli ai controlli da parte del veterinario ufficiale, nell’aver messo in commercio carni pericolose per la salute umana poiché provenienti da animali non correttamente identificati, nonché differenti per origine e provenienza, in quanto animali adulti della specie caprina ma falsamente indicati come capretti, anche al fine di evitare, sugli stessi, il test per la ricerca dell’encefalopatia spongiforme trasmissibile (TSE), obbligatorio per i capi di età superiore a 18 mesi".

Responsabilità del  Dirigente Veterinario - Il Veterinario del Dipartimento di Prevenzione della ASL di Teramo è invece ritenuto responsabile di condotte “omissive”, consistenti nel non aver effettuato le prescritte visite ante mortem a capi destinati alla macellazione, non aver proceduto a richiamare le carni ottenute da tali macellazioni, aver prestato il proprio consenso alla loro bollatura sanitaria, aver sottoscritto documentazione atta a licenziare, per il consumo umano, carni non sottoposte a tutti i controlli obbligatori per legge nonché di essersi adoperato a dispensare consigli ad alcuni operatori del settore al fine di eludere le investigazioni.

Marche sequestrate- Nel corso delle attività sono stati sottoposti a sequestro circa 200 marchi di identificazione di ovi-caprini, già utilizzati e illegalmente detenuti, una pinza realizzata artigianalmente per la rimozione di marchi auricolari, due carcasse di ovino adulto, macellate e non correttamente identificate nonché 22 capi ovini non identificati.

Foto: salute.gov