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I TESTI DELLE LEGGI REGIONALI

L'equo compenso è legge in Lazio e in altre sei Regioni

L'equo compenso è legge in Lazio e in altre sei Regioni
In attesa che il Ministro dello Sviluppo Economico mantenga l'impegno, la Regione Lazio è solo l'ultima, in ordine di tempo, a introdurre l'equo compenso.

Nella seduta del 3 aprile, il Consiglio della Regione Lazio ha approvato all'unanimità la proposta di legge n. 69 del 08/11/2018 "Disposizioni in materia di equo compenso e di tutela delle prestazioni professionali". Si attende ora la pubblicazione della legge sul BURL.

Il provvedimento che ha come finalità la promozione e la valorizzazione delle attività professionali, attraverso il riconoscimento del diritto all’equo compenso per i professionisti. Le prestazioni dei professionisti, infatti, verranno tutelate sulla base di istanze autorizzative presentate per conto di privati cittadini o di imprese alla pubblica amministrazione o rese su incarico affidato dalla stessa.

«Il Governo e le altre Regioni prendano esempio dal Lazio - è il commento di Andrea Dili, Presidente di Confprofessioni Lazio. Per Dili, la norma "riconosce il valore del lavoro professionale e garantisce la giusta remunerazione della prestazione resa sia alle amministrazioni regionali che ai soggetti privati".
Mentre il Governo e il Parlamento sono sensibilizzati dalla petizione #IONONLAVOROGRATIS, la Regione Lazio "risponde con  concretezza al disagio di oltre 175 mila professionisti del Lazio che negli ultimi 10 anni hanno visto crollare i loro redditi e i più colpiti sono i giovani e le donne"- afferma Dili.

Le altre Regioni-  In altre sei Regioni sono già state adottate norme per tutelare il lavoro professionale, con particolare riguardo al diritto al compenso. Solo la Toscana ha espressamente previsto l'applicazione vincolante dei parametri tariffari a favore dei liberi professionisti incaricati dalle Pubbliche Amministrazioni, mentre le altre Regioni - Piemonte, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia)  hanno dettato norme soprattutto volte a garantire il professionista contro ritardi o insolvenze di pagamento.

In Piemonte- La Regione salvagua il lavoro svolto dai professionisti introducendo una istanza autorizzativa dalla quali risulti raggiunto un accordo fra le parti per l'intervento  o servizio richiesto al professionista. (Legge regionale 17 dicembre 2018, n. 19 -Art. 7-bis Tutela delle professioni ordinistiche per attività espletate per conto di committenti privati e di contrasto all'evasione fiscale)

In Toscana- Alle professioni sanitarie (Medici veterinari, farmacisti, psicologi, infermieri, ostetriche e tecnici sanitari di radiologia medica), il decreto del Ministero della Salute 19 luglio 2016, n.165; ( Dec. G.R. Toscana 06/03/2018, n. 29 Procedure di acquisizione di servizi professionali: Indirizzi).

In Campania- L'amministrazione, al momento dell’atto autorizzativo acquisisce la dichiarazione del professionista attestante il pagamento del compenso da parte del committente.( L. R. Campania 29/12/2018, n. 59 - Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto dei committenti privati e di contrasto all'evasione fiscale).

In Basilicata- La finalità è quella di tutelare il lavoro svolto dai professionisti e di facilitare l’accesso al mercato dei lavori pubblici ai giovani professionisti
(L. R. Basilicata 30/11/2018, n. 41 Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto dei committenti privati e di contrasto all'evasione fiscale).

In Calabria-La legge ha come oggetto la tutela delle prestazioni professionali rese alla pubblica amministrazione per tutelare il lavoro svolto dai professionisti soprattutto contro il rischio di mancato pagamento. (L. R. Calabria 03/08/2018, n. 25 - Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto dei committenti privati e di contrasto all'evasione fiscale.

In Sicilia- Per la  tutela delle prestazioni professionali rese alla pubblica amministrazione sono corredate dalla lettera di affidamento dell'incarico al professionista; l'amministrazione è tenuta ad acquisire la dichiarazione del professionista attestante il pagamento delle spettanze ( L. R. Sicilia 22/02/2019, n. 1 Spettanze dovute ai professionisti per il rilascio di titoli abilitativi o autorizzativi)