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ANNO 2019

West Nile e Usutsu, nuovo piano di sorveglianza integrata

West Nile e Usutsu, nuovo piano di sorveglianza integrata
Il ministero della Salute ha emanato il nuovo Piano nazionale integrato di sorveglianza e risposta ai virus West Nile e Usutu.

Quest’anno, nel Piano sono stati introdotti importanti aggiornamenti relativi alle attività di prevenzione, alla classificazione delle aree a rischio sulla base delle evidenze epidemiologiche, ecologiche ed ambientali, e alle misure di controllo. Inoltre, sono state inoltre inserite le procedure operative per la cattura di zanzare e la gestione del campione.

Aumento della circolazione anche negli animali- Analogamente a quanto registrato nelle persone, nel corso del 2018, la sorveglianza veterinaria ha rilevato un aumento della circolazione del WNV in zanzare, uccelli e cavalli in 9 regioni italiane (Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Sardegna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Lazio, Basilicata e Puglia).


Sorveglianza integrata veterinaria e umana- In considerazione della complessità del ciclo biologico del WNV e dell’USUV, la sorveglianza mirata a rilevare la circolazione virale rende indispensabile l’interazione tra diverse professionalità e l’integrazione dei sistemi di sorveglianza in diversi ambiti: entomologico, veterinario ed umano. Dal 2016, la sorveglianza veterinaria (animale ed entomologica) essenziale per la stima del rischio, e quella dei casi umani, sono integrate in un unico Piano.

Struttura della sorveglianza- Il Piano si avvale di: 1. sorveglianza su uccelli stanziali appartenenti a specie bersaglio. Nelle aree a basso rischio  è possibile, in alternativa attuare la sorveglianza su allevamenti avicoli rurali o all’aperto; 2. sorveglianza su esemplari di uccelli selvatici rinvenuti morti; 3. sorveglianza entomologica; 4. sorveglianza clinica negli equidi; 5. sorveglianza dei casi umani. Su tutto il territorio nazionale è obbligatoria la notifica immediata: di tutti i casi sospetti di sintomatologia nervosa negli equidi; di tutti gli episodi di mortalità in uccelli selvatici; di tutti i casi di malattia neuroinvasiva e/o di infezione recente nelle persone.

Sorveglianza clinica negli equidi (WND) - La sorveglianza clinica negli equidi si attua su tutto il territorio nazionale. Tutti i casi di sintomatologia nervosa negli equidi devono essere notificati e sottoposti ad indagini approfondite per escludere o confermare la WND indipendentemente dall’area geografica dove questi si manifestano.

Sorveglianza su esemplari di uccelli selvatici rinvenuti morti - La sorveglianza passiva sull’avifauna selvatica si esegue su tutto il territorio nazionale durante tutto l’anno e deve essere intensificata durante il periodo di attività degli insetti vettori. Ogni animale trovato morto, anche nell’ambito di altri Piani, ed appartenente agli ordini dei Passeriformi, Ciconiformi, Caradriformi, Falconiformi e Strigiformi deve essere recuperato ed inviato all’IZS competente per territorio per l’esame anatomo-patologico.

Aree ad alto e basso rischio- Nelle aree ad alto rischio di trasmissione devono essere attivate ulteriori misure di sorveglianza (su uccelli stanziali appartenenti a specie bersaglio e sorveglianza entomologica); nelle aree a basso rischio, il Piano prevede che - nelle aree dove la sorveglianza sugli uccelli stanziali appartenenti a specie bersaglio non può essere attivata o si prevede che non sarà in grado di raggiungere almeno il 50% dei controlli previsti - è possibile, in alternativa, controllare sierologicamente un campione rappresentativo di allevamenti avicoli rurali o all’aperto, inclusi gli allevamenti di selvaggina da penna.

Interpretazione dei risultati diagnostici- Nell’ambito delle attività di sorveglianza veterinaria, il Piano dettaglia quando un caso di WND e di Usutsu è considerato sospetto/confermato.

Misure da adottare in caso di positività- La circolare ministeriale ribadisce che l’obiettivo principale della sorveglianza integrata medico-veterinaria è quello di individuare precocemente la circolazione di WNV sul territorio nazionale. Il Piano riporta le  misure specifiche relative alla sorveglianza veterinaria, utili a prevenire la trasmissione del virus.

Misure di contrasto agli insetti vettori - In caso di riscontro di WNV in una delle matrici oggetto di sorveglianza (zanzare, avifauna, equidi, esseri umani) è necessario richiamare i Comuni a una corretta gestione del territorio con eliminazione dei focolai larvali non rimovibili e trattamenti larvicidi delle caditorie, tombini, bocche di lupo ecc. su suolo pubblico.

Il Piano ribadisce l’importanza del rispetto dei flussi informativi tra i Servizi di Igiene pubblica  e i Servizi veterinari delle aziende sanitarie locali  (Ordinanza del Ministro della salute 4 agosto 2011 da ultimo prorogata con Ordinanza 13 dicembre 2018).




Piano nazionale integrato di sorveglianza e risposta ai virus West Nile e Usutu - 2019