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Blitz negli allevamenti: cosa c'è di vero? Dibattito a TG2 Post

Blitz negli allevamenti: cosa c'è di vero? Dibattito a TG2 Post
Puntata "Che macello" ieri sera a TG2 Post, per "fare i conti con la coscienza" ha detto la conduttrice aprendo il dibattito.

Ieri sera, TG2 Post ha lungamente riproposto alcuni filmati, girati in allevamenti di suini della Bassa Padana. Tema della puntata: i "blitz" negli allevamenti ad opera di "infiltrati", azioni condotte da "investigatori" animalisti, accompagnati dalle telecamere del servizio televisivo pubblico.

In studio, il direttore generale della Sanità Animale Silvio Borrello, l'onorevole (e allevatore) Guglielmo Golinelli (Lega);  in collegamento, il direttore esecutivo di Animal Equality, Matteo Cupi che ha spiegato come da circa dieci anni la sua associazione si muova a livello internazionale, con "decine di inchieste" e dal 2012 abbia iniziato a farlo in Italia (di Animal Equality i filmati in un allevamento avicolo mandati in onda durante la puntata).

Per Cupi "la crudeltà negli allevamenti è una regola". "Assolutamente no"- ha replicato Borrello- commentando le immagini di "allevamenti tenuti da delinquenti che danneggiano gli allevatori onesti". Per denunciare queste situazioni, Borrello ha ricordato che le autorità competenti sono i Servizi Veterinari e che per i risvolti penali ci sono i Carabinieri e il Nucleo NAS. Alla domanda della conduttrice su come si interverrà ora sugli allevamenti dei filmati ( "abbiamo gli indirizzi, sono inchieste RAI", ha detto), il direttore generale ha risposto che "i controlli sono già stati disposti", che quelle stesse aziende sono già state visitate dai Servizi Veterinari e dai Carabinieri del NAS, dove però sono state verificate anche altre condizioni non esattamente corrispondenti a quelle rappresentate dai filmati.

Nell'allevamento mantovano del servizio "il NAS non ha rilevato nulla" - dichiara Golinelli, mostrando il verbale stilato dai Carabinieri della Salute.
Il deputato allevatore parla di "tasso fisiologico di mortalità",  spiegando che  gli allevamenti "sono una fonte di reddito", che maltrattare gli animali va contro l'interesse economico della produttività, che "negli allevamenti si applicano parametri scientifici". Ne parla il Direttore Generale Borrello, citando gli studi sperimentali condotti con l'Università di Parma e il Crenba proprio in allevamenti suinicoli, che hanno dimostrato che un'azienda che rispetta gli standard di benessere, "produce di più, consuma meno farmaco e produce alimenti di qualità".

"Non si tratta di casi isolati- sostiene Cupi-  ma che riguardano nove allevamenti su  dieci e la  maggior parte degli italiani acquista da questi nove" quelle carni che poi vengono "consumate nelle scuole, dai bambini". Gli "allevamenti degli orrori" per Animal Equity "non sono casi isolati".
"Sono casi che fanno notizia"- ribadisce Borrello: "Non possiamo mettere un Veterinario alla porta di ogni allevamento, ma ci sono anche i Veterinari Aziendali". Inoltre, il sistema dei controlli ufficiali "con il sistema Classyfarm si sta affinando" e "la ricetta elettronica dirà quanto farmaco si consuma in allevamento".

Per contrappasso, la trasmissione manda in onda, le immagini virtuose di un allevamento suinicolo del bresciano (un territorio da 1,5 milioni di suini, che rifornisce i Dop di Parma e San Daniele, afferma Golinelli); l'allevatore Stefano Valturini spiega alle telecamere le azioni messe in campo nel suo allevamento intensivo anche per ridurre gli antibiotici: prevenzione, vaccinazioni e biosicurezza.

Per Cupi quello è un  "allevamento di nicchia" e comunque "una scrofa vive tutta la vita in una gabbia grande come il suo corpo". Golinelli  spiega che le strutture "servono a contenere l'animale, a prevenire lo schiacciamento e la mortalità dei suinetti e per la sicurezza ai lavoratori" nei confronti di comportamenti pericolosi degli animali. Golinelli fa riferimento al proprio allevamento e cita la biosicurezza: "Nel mio allevamento non si può entrare se prima non si è fatta la doccia".

Dunque, queste incursioni animaliste sono illegali? chiede la conduttrice al rappresentate di Animal Equity. Per Cupi "si sta nascondendo l'evidenza e non si sta parlando seriamente". La domanda sugli "ingressi illegali", contrari alle norme di biosicurezza, resterà senza risposta.

Che macello, TG2 Post del 13 marzo 2019
(video su Raiplay)