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CONFERENZA DI BRUXELLES

Eradicazione PSA: raccomandazioni agli Stati UE e nuovi piani in Italia

Eradicazione PSA: raccomandazioni agli Stati UE e nuovi piani in Italia
La Peste Suina Africana non aveva mai varcato i confini dell’Italia continentale prima del 2014. Raccomandazioni agli Stati UE e nuovi piani in Italia. Esperti a Bruxelles e a Roma.

L'eradicazione della Peste Suina Africana in Europa e la gestione a lungo termine delle popolazioni di cinghiali sono stati i temi centrali  della Conferenza ministeriale che si è svolta a Bruxelles il 19 dicembre. Belgio e Repubblica Ceca hanno evidenziato le misure messe in atto per la gestione delle carcasse ed alcune caratteristiche ecologiche del virus nei casi di contagio dei cinghiali.

Raccomandazioni agli Stati membri- Alla Conferenza di Bruxelles è emersa la necessità di incentivare gli sforzi per il miglioramento della cooperazione tra le componenti agricole, sanitarie e ambientali e di definire una strategia di gestione, efficace e a lungo termine, della popolazione dei cinghiali, compatibile anche con le norme ambientali.
In particolare, riferisce una nota del Ministero della Salute, è stata incoraggiata l’adozione di piani di intervento per una drastica riduzione della densità dei cinghiali, da estendersi non solo alle aree già infette, ma anche a quelle indenni come la stessa Italia continentale.

Nuovi Piani in Italia- All'indomani della Conferenza di Bruxelles, la Direzione generale della sanità animale ha riunito i  massimi esperti nazionali in tema di peste suina africana, per la messa a punto di un piano di sorveglianza su tutto il territorio nazionale e per l’adozione del nuovo piano di eradicazione della malattia in Sardegna.

Espansione dal 2014- La peste suina africana (PSA) è una malattia virale altamente letale che colpisce suini e cinghiali, compresi quelli selvatici. Non è contagiosa in alcun modo per gli esseri umani, ma l’elevata capacità di diffusione del virus può avere gravi ripercussioni economiche su interi comparti produttivi.
Pur essendo presente in Sardegna dal 1978, dove la situazione è sotto controllo, la PSA non ha mai varcato i confini dell’Italia continentale. Dal 2014, invece, ha toccato diversi Paesi dell’Est della UE e numerosi Paesi africani, oltre a Russia, Ucraina, Moldova e Cina.

Precauzioni per i cittadini e raccomandazioni a cacciatori e allevatori-  Il Ministero della Salute ricorda di non portare in Italia prodotti a base di carne suina o di cinghiale, freschi o surgelati, salsicce, prosciutti, lardo da Paesi extra-europei  e nemmeno dalle zone infette comunitarie, salvo che i prodotti non siano etichettati con bollo sanitario. Il Ministero invita inoltre a informare tempestivamente i servizi veterinari del ritrovamento di un cinghiale selvatico morto.

Biosicurezza in allevamento- Raccomandazioni specifiche sono poi rivolte ai cacciatori e agli allevatori. Ai primi è raccomandato di pulire e disinfettare le attrezzature, i vestiti, i veicoli e i trofei prima di lasciare l’area di caccia; eviscerare i cinghiali abbattuti solo nelle strutture designate; evitare i contatti con maiali domestici dopo aver cacciato. Agli allevatori si raccomanda di rispettare le norme di biosicurezza, in particolare cambiare abbigliamento e calzature quando si entra o si lascia l’allevamento; scongiurare i contatti anche indiretti con cinghiali o maiali di altri allevamenti e di notificare tempestivamente ai servizi veterinari sintomi riferibili alla PSA e episodi di mortalità anomala.