• Utenti 11
  • Articoli pubblicati dal 4 novembre 2001: 31295
UNITA' CINOFILE IRACHENE

Antiterrorismo in Iraq, assistenza veterinaria ai cani antibomba

Antiterrorismo in Iraq, assistenza veterinaria ai cani antibomba
Per la prima volta i militari della Task Force “Praesidium” daranno assistenza veterinaria ai cani che proteggono la Diga di Mosul.

L'assistenza veterinaria dell'Esercito Italiano consta di un programma ad hoc per garantire la piena efficienza delle unità cinofile attualmente impiegate nelle azioni di difesa della Diga di Mosul.Si tratta dei cani in dotazione alle unità antiterrorismo irachene (Counter Terrorism Service – CTS) utilizzati per il contrasto delle autobombe.

I Veterinari italiani offrono visite e cure ai cani anti esplosivo iracheni, mediante un protocollo di controllo veterinario, stabilito dagli assetti specialistici veterinari militari italiani. Il protocollo veterinario ha la finalità di supportare al meglio il delicato lavoro delle forze di sicurezza irachene impegnate, in coordinamento con la coalizione, nel contrasto alla minaccia terroristica.

Nello specifico, il supporto italiano alle unità cinofile irachene si è espresso e continuerà ad esprimersi attraverso visite e somministrazioni di cure – corroborate da istruzioni sulla gestione degli animali – volte a ridurre la diffusione di patologie incapacitanti tali da rendere inefficaci gli assetti K9 impiegati per la lotta al terrorismo.

Le Counter Terrorism Service impiegano gli assetti cinofili a  contrasto del terrorismo nei principali posti di blocco stradali che portano nell’area della diga, presidiata da militari italiani del 151° Reggimento Fanteria “SASSARI”. La  minaccia è costituita da autobombe – Vehicle Borne Improvised Explosive Device – e richiede una costante efficienza fisica e operativa.

Oltre ad assicurare la difesa della diga, sito di interesse strategico per l’Iraq, la Task Force “Praesidium” garantisce la sicurezza del personale militare e civile di e delle maestranze impegnate nei lavori di risanamento e di messa in sicurezza dell’infrastruttura. La Diga serve ad approvvigionare di acqua centinaia di migliaia di persone che abitano nelle regioni circostanti. Un cedimento della diga metterebbe in grave pericolo le vite di queste persone, e comprometterebbe lo sviluppo e l’economia di tutta l’area, oltre a causare un grave danno ambientale.

Il Governo ha deciso di schierare una Task Force con una forza di circa 500 uomini a protezione della diga e del personale della ditta italiana incaricata della messa in sicurezza. "Non è in alcun modo una missione di combattimento e tale contributo avviene in accordo con le autorità irachene"- afferma una nota del Ministero della Difesa.