Origine degli alimenti: in Italia ancora efficace il decreto-caseari

Fino a nuove linee guida UE,  l'Italia mantiene le proprie norme sull'orgine della materia prima sulle etichette del latte e dei prodotti lattieri caseari»

Continuità e coerenza normativa. Con il decreto 7 maggio 2018, l'Italia sancisce il mantenimento delle proprie norme, in attesa che si chiariscano le modalità applicative del Regolamento di Esecuzione.

Il 28 maggio la Commissione Europea ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale le nuove regole per l'indicazione, in etichetta, del Paese d'origine -o del luogo di provenienza dell'ingrediente primario- di un alimento; dal 1 aprile 2020, in tutta Europa, saranno ammesse " diciture, illustrazioni, simboli o termini che si riferiscono a luoghi o zone geografiche", ma a determinate condizioni.

"Stante la sua importanza pratica per gli operatori del settore"- la novità richiede chiarimenti applicativi. Gli Stati Membri hanno infatti chiesto e ottenuto dalla Commissione europea l'emanazione di linee guida  in attesa delle quali l'Italia ha deciso di mantere l'efficacia dei propri provvedimenti in materia. La Commissione Europea ha preso l'impegno di emanare le linee guida sei mesi prima dell'applicazione delle nuove regole, cioè a metà del 2019.

Fra i provvedimenti che restano vigenti in Italia figura il decreto 9 dicembre 2016 «Indicazione dell'origine in etichetta della materia prima per il latte e i prodotti lattieri caseari»


DECRETO 7 maggio 2018
Disposizione applicativa dei decreti relativi all'indicazione del paese d'origine nell'etichetta degli alimenti.