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REGIONI - SISAC

ACN: al via l'aggiornamento della medicina convenzionata

ACN: al via l'aggiornamento della medicina convenzionata
Sì al rinnovo dell'atto di indirizzo riguardante l'ACN della specialistica ambulatoriale. Trasmessa alla SISAC la nota di aggiornamento.

Con il nulla osta della presidenza del Consiglio e del ministero della salute, si apre il confronto con le organizzazioni sindacali per il rinnovo della medicina convenzionata. Massimo Garavaglia (assessore al Bilancio della regione Lombardia e Presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità) ha confermato che le Regioni hanno trasmesso la nota di aggiornamento dell'atto di indirizzo alla Sisac (Struttura interregionale sanitari convenzionati) "affinché si apra il confronto, mi auguro sotto i migliori auspici"- ha detto- per arrivare in tempi rapidi al rinnovo della convenzione"".
Anche il  presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini ha espresso soddisfazione per i lavori portati avanti dal Comitato di settore Regioni-Sanità.

Individuate le risorse- La legge di bilancio 2016 e il Dpcm 27 febbraio 2017 hanno individuato le risorse per i rinnovi contrattuali per il triennio 2016-2018 del personale dipendente e stabilito che le disposizioni si applicano anche al personale convenzionato con il Ssn (si veda il documento. Questo permette di disporre di una quota di risorse da destinare al finanziamento del rinnovo contrattuale. I nuovi ACN dovranno prevedere l'utilizzo di tali risorse all'interno di meccanismi di premialità a risultato, sugli obbiettivi prioritari definiti dalle indicazioni nazionali (PNC, PNPV, nuovi LEA).

Responsabilità professionale (legge 8 marzo 2017, n. 24)- I nuovi Acn dovranno tenere conto della legge 24/2017, “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”, in tema di copertura assicurativa e gestione del rischio.

Ristrutturazione del compenso e meccanismi di premialitá sui risultati . Occorre prevedere che una parte significativa del compenso (almeno il 30%), cosi come suggerito anche da esperienze internazionali e dai documenti della Commissione Europea, sia assegnata sulla base di meccanismi premiali legati al monitoraggio e valutazione dei livelli di servizio offerti ai cittadini e qualità dell'assistenza  superando il più possibile il pagamento a prestazione. Inoltre, il fondo di remunerazione dei fattori produttivi, dovrà essere di livello aziendale e non di Aft. Anche per una più agevole gestione amministrativa.

NOTA DI AGGIORNAMENTO